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Peste suina, le dichiarazioni dell'esperto: “L’Italia ha minimizzato il problema”

peste suina

Peste suina, quasi raddoppiato il numero di animali abbattuti: le parole del virologo Alberto Laddomada a Fanpage.it

Dai primi casi in Piemonte, la peste suina africana si è diffusa anche in Liguria, Emilia Romagna e Lombardia. In Italia si parla di 117.879 animali abbattuti, di cui 57mila solo negli ultimi giorni e quasi 29 focolai. La preoccupazione è tanta e, in un clima molto teso, il dottor Alberto Laddomada, intervistato da Fanpage.it, ha rilasciato nuove dichiarazioni sul tema.

Il problema della peste suina in Italia

La peste suina è un’infezione virale causata dal un virus della famiglia delle Asfaviridae. Tale virus nei suini provoca febbre emorragica, perdita di appetito, debolezza, aborti spontanei ed emorragie interne con alti tassi di mortalità che coinvolge oltre i suini anche cinghiali. Il decesso avviene generalmente ai 10 giorni con i ceppi più aggressivi del virus.

Secondo il medico veterinario e virologo Alberto Laddomada, in Italia si è tentato di minimizzare la portata del problema per il timore di creare allarmismo:

“Non è stata fatta adeguata prevenzione e non sono stati ascoltati gli esperti. Le responsabilità sono a molti livelli, a cominciare dalle autorità politiche, ma recriminare serve a poco”, ha dichiarato a Fanpage.

La peste suina e la rabbia dei produttori

L’epidemia di peste suina sta mettendo in ginocchio gli allevatori, soprattutto quelli del Nord Italia, alimentando rabbia e frustrazione tra i produttori. A tal proposito, il virologo Laddomada, ha aggiunto:

“Nel nord Italia gli allevamenti sono per lo più dedicati al cosiddetto suino pesante, animale che viene macellato per la produzione di salumi quando raggiunge il peso di 150 chili. Quella a rischio è quindi un’intera filiera: dai salami alla coppa, dai prosciutti al culatello, prodotti molto apprezzati dai consumatori sia in Italia che all’estero”.

La peste suina nei prossimi mesi

Il medico veterinario ribadisce che la situazione è molto complessa e il problema non può essere risolto in pochi mesi. Nonostante ciò, viene ricordato che i picchi di peste suina nei maiali si verificano in estate dunque, la crisi è probabilmente destinata a risolversi almeno per il momento.