Un video scioccante e inquietante è stato recentemente pubblicato su una nuova pagina Instagram chiamata ‘Articolo 52’. Nel filmato, girato a Milano, si vede un giovane, con accento straniero, essere brutalmente pestato a sangue con calci e pugni su tutto il corpo.
Sicurezza a Milano: perché la violenza tra ragazzi del centro e baby gang sta aumentando
Le aggressioni e le violenze a Milano sono diventate un fenomeno sempre più visibile e preoccupante, alimentato da una serie di fattori complessi. In alcuni quartieri della città, dove la povertà, la disoccupazione e la marginalità sociale sono più radicate, gli episodi di violenza si intensificano. Questi conflitti si traducono in atti di violenza fisica, rapine e aggressioni, che alimentano un clima di insicurezza e paura tra i cittadini.
Un altro elemento che contribuisce alla crescita delle violenze è la presenza di bande giovanili, che si contendono il controllo di determinati territori, spesso legati a attività illecite come lo spaccio di droga. Questi gruppi sono pronti a ricorrere alla violenza per affermare il loro dominio o risolvere dispute interne.
Parallelamente, un altro fenomeno preoccupante riguarda i gruppi che si autoproclamano “giustizieri della notte”. Questi individui, spinti da un senso di giustizia personale e radicale, spesso ricorrono alla violenza come mezzo per “ripristinare l’ordine”, agendo al di fuori della legge e senza alcun processo giuridico. Attacchi brutali, come quelli documentati in alcuni video che circolano sui social, sono visti come una forma di vendetta o di punizione nei confronti di chi viene ritenuto colpevole di comportamenti devianti o criminali.
Questa dinamica di “giustizia fai da te” si sta diffondendo sempre di più, con una forte componente emotiva che si alimenta anche grazie alla visibilità mediatica che i video di violenze possono ottenere, soprattutto sui social network. La vicenda sottolinea un problema più ampio: quando una comunità non si sente protetta dallo Stato, cresce il rischio di giustizia privata. L’assenza di risposte efficaci da parte delle istituzioni favorisce fenomeni pericolosi che minano il monopolio statale sulla sicurezza e la giustizia.
Per far fronte a questo fenomeno, le autorità locali hanno aumentato gli interventi di sicurezza, con l’intensificazione della videosorveglianza nelle aree più sensibili e un maggiore controllo del territorio. Tuttavia, le misure repressive non sono sufficienti a risolvere le cause profonde delle violenze.
Pestato a sangue dalla banda di “Giustizieri della notte”: è caccia ai responsabili a Milano
Un video scioccante è stato pubblicato su una pagina Instagram chiamata ‘Articolo 52’, che richiama l’articolo della Costituzione italiana sulla difesa della Patria. Nel filmato si vede un ragazzo con accento straniero, aggredito con calci e pugni vicino alla Darsena, mentre ripete di essere innocente. La banda gli chiede di restituire una collanina.
Il video è intitolato “Maranza viene catturato“. Il nome del gruppo, invece, richiama esplicitamente l’articolo della Costituzione italiana che recita:
“La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino”.
La pagina, pur essendo appena nata espone chiaramente il proprio intento: una sorta di ronda di giustizia fai da te, che promuove azioni violente e agguati. Nel primo post, i gestori lamentano un malessere diffuso tra i cittadini, accusando istituzioni, magistratura e sindaci di non aver tutelato i cittadini onesti, lasciandoli in balia di bande e soprusi. Secondo loro, la violenza è la risposta necessaria per combattere il caos e la criminalità.
“Ripristiniamo assieme da oggi l’ordine in questa città che sta diventando Gotham. La violenza si combatte con la violenza”, scrivono.
Il gruppo ha creato canali Telegram divisi per zone di Milano, dove è possibile segnalare aggressioni, furti e rapine per consentire agli “adepti” di intervenire. Inoltre, hanno chiesto donazioni, anche con Iban, per sostenere spese legali o acquistare attrezzatura da difesa.
“Finché lo Stato, in primis la magistratura corrotta e nemica del popolo, continuerà a ignorare, volutamente, questa situazione, le ronde continueranno e si moltiplicheranno in tutte le zone degradate. Gli adepti al nostro Movimento anticrimine aumentano quotidianamente di numero. E si genererà qualcosa che non potrete fermare. Queste bestie se ne fregano della vostra debole e inutile giustizia. Se non c’è un braccio armato di solide manette, la legge rimane lettera morta e vile”.
Nel frattempo, le indagini sono in corso e le forze dell’ordine stanno analizzando i filmati per identificare e rintracciare i responsabili dell’aggressione.
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