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Anche in Italia, la finasteride è stata oggetto di una comunicazione di sicurezza da parte dell’Agenzia italiana del farmaco, AIFA, che aveva richiamato l’attenzione sul medicinale.
La finasteride per curare la calvizie
La finasteride appartiene alla categoria degli inibitori della 5α-reduttasi e agisce bloccando l’enzima 5α-reduttasi di tipo 2, presente nei follicoli piliferi, che converte il testosterone in diidrotestosterone, o DHT.
Il farmaco viene maggiormente prescritto per la cura dell’alopecia androgenetica, una malattia dei capelli più comune, dovuta a principalmente a un eccesso di produzione di androgeni, in particolare di DHT, che rallenta la crescita dei capelli e favorisce l’assottigliamento dei capelli.
Gli effetti collaterali del farmaco
I possibili effetti collaterali del farmaco, già segnalati dall’AIFA e ora oggetto anche di una revisione di sicurezza da parte dell’MHRA del Regno Unito.
«È stato segnalato che la finasteride, un medicinale usato dagli uomini per trattare la caduta dei capelli e l’ingrossamento benigno non canceroso della prostata causa depressione, pensieri suicidi e disfunzione sessuale, inclusa una diminuzione del desiderio sessuale e difficoltà a raggiungere l’erezione. In alcuni casi la disfunzione sessuale è persistita anche dopo l’interruzione del trattamento».
L’allarme lanciato dai medici dopo l’utilizzo della finasteride
Secondo il database dell’MHRA, dal 2020 ci sono state cinque segnalazioni di “comportamento suicidario e autolesionistico” con esito fatale e 41 segnalazioni con esito non fatale associate al trattamento con finasteride.
«È fondamentale che i pazienti siano a conoscenza delle informazioni vitali sui farmaci che stanno assumendo», ha affermato Alison Cave, responsabile della sicurezza dell’MHRA».