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Il cugino del vicepresidente degli Stati Uniti è finito al centro dell'attenzione, ecco il motivo

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Gli Usa non stanno più finanziando l'Ucraina nel conflitto con la Russia. Le parole del cugino del vicepresidente JD Vance, Nate sono un grave monito per il futuro.

La guerra in Ucraina è diventata un argomento di grande interesse per il Presidente statunitense Donald Trump e la sua posizione l’ha chiarita immediatamente, il tutto è culminato con l’episodio dello Studio Ovale relativo all’incontro con il numero uno ucraino Zelensky. L’America non vuole più spalleggiare l’Ucraina ed anzi vorrebbe che a porre fine al conflitto fosse l’Europa.

La posizione americana nel conflitto russo-ucraino

L’America durante l’amministrazione Biden ha ampiamente spalleggiato l’Ucraina fornendo armi e risorse tecnologiche per fronteggiare al meglio il nemico russo la cui massima figura è il presidente Vladimir Putin.

Grazie agli armamenti americani il conflitto si è prolungato ben oltre le tempistiche che si augurava Putin stesso, arrivando a superare i 3 anni. Ora però la musica è decisamente di tutt’altro tenore poiché l’attuale presidente Donald Trump non vuole entrare in guerra affianco dell’Ucraina ma anzi, vuole uscirne del tutto lasciando l’Ucraina in balia di sé stessa e soprattutto di una sconfitta certa.

Nate Vance, il cugino di JD non appoggia Trump

Il cugino di JD Vance, attuale vicepresidente degli Stati Uniti, Nate è stato un ex combattente affianco delle truppe di Kiev e non tollera la scelta di Trump e con lui le idee sostenute da suo cugino.

In particolare in un’intervista al quotidiano francese Le Figaro di cui riportiamo l’estratto da TgCom24 ha definito “inaccettabile” l’agguato fatto a Zelensky.

Si rivolge poi al cugino aprendo al fatto che non intende appoggiare la sua idee di non affiancamento all’Ucraina – “Il fatto che io sia della tua famiglia non significa che accetterò di vederti lasciare uccidere i miei compagni“.

Sottolinea anche come egli stesso fosse stato disponibile al dialogo con il cugino JD per un approfondimento di quanto stesse e purtroppo sta succedendo al fronte – “Suo cugino è stato in prima linea. Avrei potuto raccontargli la verità, senza messinscene, senza interessi personali. Non ha mai cercato di saperne di più”.

La chiosa finale fa davvero riflettere non solo in ambito americano ma sembra più rivolta al resto del mondo – “sembrano credere di poter ingraziarsi Putin. Si sbagliano. I russi non dimenticano il nostro sostegno all’Ucraina. Siamo gli utili idioti di Vladimir Putin