Gli ultimi tragici fatti di cronaca ci riportano al quisito sull’affidabilità dei Pitbull, considerati oggi come una delle razze canine più pericolose in assoluto. Ma, cosa sbagliamo in Italia nella loro gestione?
Perché il Pitbull è un cane pericoloso in Italia?
Dopo la tragedia della piccola Giulia, una bimba di 9 mesi azzannata alla testa e uccisa dal Pitbull di famiglia, si torna a parlare della pericolosità di questa razza di cani, protagonisti purtroppo di altre tragedie simili. Soprattutto gli American Pitbull Terrier vivono di una reputazione particolare, essendo considerati come i più aggressivi in assoluto. C’è da dire però, che se come razza ha un’indole più aggressiva rispetto alle altre razze canine, il come viene cresciuto è spesso determinante. Un cane educato, rispettato e amato difficilmente mostrerà segni di aggressività, anche se è un Pitbull, al contrario, soprattutto un esemplare di questa razza, se cresciuto in maniera sbagliata può diventare aggressivo e molto pericoloso. C’è da dire anche che il Pitbull non è un cane adatto a tutti gli ambienti, proprio per la sua personalità e individualità.
Cosa stiamo sbagliando nella gestione dei Pitbull?
Come abbiamo appena detto, l’elemento più importante è come il cane viene cresciuto ed educato. Un Pitbull può essere potenzialmente più pericoloso di altri cani, ma la vera differenza la fa la persona che lo prende, che deve comunque essere consapevole della scelta e delle sue potenziali pericolosità. Un Pitbull non si può gestire come si fa con un Golden Retriever, che per indole è uno dei cani più pacifici al mondo, ma lo si deve fare in modo diverso. Ricordiamo inoltre che in diversi Paesi in Europa il Pitbull è una razza vietata.