Un nome per simboleggiare la libertà di parola, un inno alla comunicazione globale
Il nome Articolo 31 è stato scelto in chiaro riferimento a una legge emanata dal parlamento irlandese che affermava che solo i partiti politici espressamente autorizzati dal governo irlandese avrebbero potuto parlare in TV, radio e altri mezzi di comunicazione.
Inizialmente però gli Articolo 31 volevano chiamarsi Articolo 21 cioè l’articolo della Costituzione Italiana sulla libertà di parola:
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. » L’espressione articolo 21 si riferisce, in breve, all’articolo della Costituzione italiana dedicato alla libertà di stampa.
Poi proprio durante una delle loro primissime serate, in un locale di Torino, un professore universitario gli ha raccontato e proposto la Costituzione irlandese, che ha loro è veramente piucta tanto, così tanto da decidere il nome di Articolo 31. Infatti l’Articolo 31 della Costituzione Irlandese sancisce la libertà di espressione e di parola sui media ed inoltre riguarda la protezione delle famiglie e dei minori.
Questo articolo 31 sarebbe la famigerata Section 31 del Broadcasting Authority Act, una legge emanata dal parlamento irlandese nel 1976 in seguito ai disordini in Irlanda del Nord.
Il Broadcasting Authority Act è in realtà del 1960, ma l’articolo 31 venne aggiunto nel 1976. L’articolo 31 delibera che:
Il Ministro può dirigere l’Autorità per iscritto di non trasmettere qualsiasi questione particolare o questione di qualsiasi classe particolare, e l’Autorità deve essere conforme con la direzione.
Il Ministro può dirigere l’Autorità per iscritto a destinare tempo di trasmissione per le comunicazioni da o per conto di qualsiasi ministro di Stato in relazione con le funzioni di che il ministro di Stato, e l’Autorità deve essere conforme con la direzione.
Articolo 31 è stata la prima formazione italiana di Hip-Hop ad aver scalato le vette delle classifiche di vendita italiane.
Il loro primo album raggiunse ben circa 60.000 copie, per attestarsi nel corso del tempo sulla incredibile cifra di 920.000 copie. Un esordio davvero fulminante!
