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Shamsidin Fariduni è il 25enne tagiko che gli investigatori russi considerano l’organizzatore dell’attacco. Sul suo profilo Instagram si troverebbe la traccia dei suoi soggiorni in Turchia: il 23 febbraio ha pubblicato delle foto alla moschea Fatih di Istanbul.
Due attentatori di Mosca hanno soggiornato recentemente in Turchia
Shamsidin Fariduni, insieme al 30enne Saidarkrami Rachabalizoda, si trovava in Turchia per il vizaran, il prolungamento del permesso di soggiorno senza visto nella Federazione Russa.
Radio Svoboda e il progetto investigativo Sistema hanno rintracciato i profili social e trapela la notizia che «circa un mese fa» l’uomo sarebbe stato contattato da un «assistente del predicatore» che gli avrebbe offerto 500mila rubli, circa 5mila euro, per compiere l’attentato.
Fariduni era arrivato il 20 febbraio per ripartire il 4 marzo, a bordo dello stesso volo di Rachabalizoda che era arrivato il 5 gennaio.
Le parole del funzionario dei servizi di sicurezza turchi sugli esecutori dell’attentato a Mosca
«I due sospettati, originari del Tajikistan, vivevano legalmente a Mosca da molto tempo ed erano liberi di viaggiare senza ostacoli tra Russia e Turchia in assenza di un mandato di arresto nei loro confronti. Crediamo che questi due individui si siano radicalizzati in Russia, data la loro breve permanenza in Turchia».
La nuova pista della Turchia per l’attentato a Mosca: per Putin pista ucraina
Putin resta convinto per la “pista ucraina“. Nonostante ciò, alcuni esponenti intorno a lui avrebbero contestato l’ipotesi di un coinvolgimento ucraino proposta dal presidente russo.