Per il referendum sulla cittadinanza, si sta svolgendo una gara contro il tempo.

Il partito +Europa sta promuovendo un referendum che propone di ridurre da 10 a 5 anni il periodo di residenza necessario per ottenere la cittadinanza italiana, con l'obiettivo di raccogliere 500.000 firme entro il 30 settembre. Il mentore della squadra di pallavolo femminile olimpica, Julio Velasco, sostiene la consultazione insieme con altre personalità pubbliche. Più di 100.000 firme sono state raccolte finora. Il Partito Democratico presenterà una propria mozione al riguardo in Aula alla Camera martedì, mentre Forza Italia ha votato contro gli emendamenti sul ius scholae, mostrando la sua opposizione a qualsiasi modifica alla legge vigente.

Il mio autografo, così come quello della mia famiglia, non sarà assente.

È da segnalare anche la presenza di Julio Velasco, il mentore dell’equipe femminile di pallavolo premiata con l’oro olimpico, tra i sostenitori della consultazione referendaria sulla questione della cittadinanza. Velasco, nel corso di un’intervista rilasciata al Corsera, ha ricordato come alcune atlete di spicco della sua squadra, Paola Egonu e Myriam Sylla, abbiano acquisito la cittadinanza italiana prima del compimento del diciottesimo anno di età, in concomitanza con i loro genitori, un passaggio necessario per poter rappresentare la squadra italiana.

È partito da questo team il ripensamento estivo sulla questione della legge 91 del 1992. Sia partitici che associazioni si sono attivate a livello parlamentare e non solo. +Europa ha promosso un referendum che propone di ridurre da 10 a 5 anni il periodo di residenza legale ininterrotta nel paese necessario per i maggiorenni per ottenere la cittadinanza italiana. Adesso, l’obiettivo è raccogliere le 500.000 firme necessarie entro il 30 settembre, come stabilito dalla legge.

Riccardo Magi, segretario di +Europa, ha sottolineato la difficoltà dell’impresa. Nonostante il boom di adesioni che ha inceppato la piattaforma online destinata alla raccolta delle firme, Magi è convinto che l’obiettivo è realizzabile e che la riforma sulla cittadinanza segnerebbe un passo avanti significativo per il nostro paese. “Occorre un ulteriore impegno da parte di tutti per raggiungere questo traguardo”. Oltre 100.000 firme sono state finora raccolte, grazie anche all’appoggio di personaggi illustri come Velasco.

Altri sostenitori noti includono don Luigi Ciotti, Roberto Saviano, il professore Alessandro Barbero, la cantante Levante, il regista Matteo Garrone e l’attore Andrea Pennacchi.

Non molti giorni or sono, la segretaria del partito democratico, Elly Schlein, si è anche unita, seguita da una riunione al Nazareno con gruppi di italiani di seconda generazione. Variosindaci del partito democratico, tra cui Roberto Gualtieri, Stefano Lo Russo, Matteo Lepore e Sara Funaro, hanno anch’essi aderito.

Nel frattempo, il Partito Democratico martedì presenterà in Aula alla Camera una propria mozione al riguardo. “È un documento”, ha sottolineato la rappresentante del partito democratico Oudad Bakkali, “che esprime la nostra concezione della riforma: è ampia, progressista, completa, non limitandosi alla polarizzazione tra ius soli, ius scholae e naturalizzazione, ma includendo tutte le disposizioni”. Parallelamente, Forza Italia ha dichiarato da tempo che sta elaborando una propria proposta da presentare in Parlamento.

Tuttavia, nel frattempo ha votato a sfavore degli emendamenti sul ius scholae proposti da Azione al disegno di legge sulla sicurezza. Non c’è sorpresa nel voto contrario di Forza Italia sulla mozione che sarà discussa martedì. Inoltre, la maggioranza del resto si oppone a qualsiasi modifica alla legge vigente, a cominciare dalla Lega.