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Pensioni anticipate, torna Quota 41: l'impegno di Salvini

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Salvini rilancia le pensioni anticipate con Quota 41. Nuove proposte per modificare la riforma Fornero e introdurre flessibilità in uscita, in vista della prossima legge di Bilancio.

Archiviato il decreto “Salva casa”, Matteo Salvini si prepara a riaprire un altro fronte cruciale per la Lega: le pensioni e la riforma Fornero, vista dal Carroccio come una questione da risolvere.

Pensioni anticipate, torna Quota 41: l’impegno di Salvini

Nonostante le difficoltà e i successi limitati finora, il leader della Lega non sembra voler rinunciare a questo obiettivo. Maurizio Landini, leader della Cgil, ha criticato il governo per aver peggiorato la riforma Fornero, mentre Salvini continua a promettere interventi per chi è in difficoltà.

Questo annuncio di battaglia è indirizzato ai partner di governo, Giorgia Meloni e Antonio Tajani, noti per la loro attenzione alla stabilità finanziaria, specialmente in vista del nuovo Patto di Stabilità che potrebbe portare l’Italia a una procedura d’infrazione per deficit e debito eccessivi. Salvini ha anche inviato un messaggio al ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, il quale ha recentemente sottolineato che qualsiasi modifica al sistema previdenziale deve essere compatibile con la sostenibilità finanziaria.

Pensioni anticipate, rispunta Quota 41: la promessa di Salvini

Il problema principale per la Lega è che le pensioni rappresentano una promessa elettorale non mantenuta e un impegno da presentare agli alleati nella prossima manovra del governo Meloni. Claudio Durigon, sottosegretario al Lavoro, ha confermato che la questione è tornata sul tavolo. Durigon propone una riforma con flessibilità in uscita, come Quota 41, al posto di Quota 103, e suggerisce anche di rinnovare Opzione donna e Ape sociale, oltre a introdurre incentivi per rimanere al lavoro in alcune professioni.

Il nodo politico è se Meloni, Tajani e Giorgetti accetteranno di destinare risorse significative alla riforma previdenziale nella prossima legge di Bilancio. La risposta a questa domanda sarà centrale nel prossimo dibattito sulla previdenza e dovrà considerare anche il Piano strutturale di bilancio che l’Italia dovrà presentare all’Ue entro il 20 settembre.