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La situazione per andare in pensione di vecchiaia diventa sempre più complessa. Nel 2027 l’età tornerà a salire per effetto dell’adeguamento alla speranza di vita: ecco cosa sta per succedere.
La pensione di vecchiaia dal 2027
Lo scatto non si applicherà più soltanto al requisito anagrafico, oggi fissato a 64 anni, ma anche a quello contributivo: a sottolinearlo è la Circolare INPS 46/2024, che delinea le regole applicative sulle novità della Manovra in materia di pensioni.
Anche se resta prevista la pensione anticipata con 64 anni di età e 20 anni di contributi, il requisito contributivo effettivo si lega alla speranza di vita, ciò significa che serviranno più contributi per la pensione anticipata. A tal proposito, il governo sta lavorando con i sindacati per trovare una soluzione: quota 41 potrebbe essere un primo passo.
Nessun cambiamento per i prossimi tre anni
Per tre anni non sono previsti cambiamenti perché il Ministero delle Finanze ha stabilito che gli scatti alle pensioni restano fermi fino al 31 dicembre 2026.
Pensione anticipata
Introdotta nel 2012 dalla Legge Fornero, la pensione anticipata è riservata soltanto ad alcune categorie di lavoratori:
- i lavoratori iscritti all’assicurazione generale obbligatoria;
- gli artigiani, i commercianti e coltivatori diretti iscritti alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi, ai fondi sostitutivi, esonerativi ed esclusivi della stessa gestione;
- gli iscritti alla gestione separata INPS.