Avignone, 20 dic. (askanews) – “Vergogna alla giustizia”: è il grido delle attiviste femministe che si sono radunate davanti al tribunale di Avignone per denunciare le sentenze che ritengono troppo clementi, pronunciate contro molti degli imputati nel processo degli stupri di Mazan. Christophe Bruschi, avvocato di uno degli imputati, ha replicato: “Il mio cliente è libero e vi ringrazia”.