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Pecoraro Scanio contro sversamento a Posillipo: tutelare Golfo Napoli

Napoli, 12 feb. (askanews) – “Il Golfo di Napoli è una meraviglia che va protetta dagli inquinamenti e dal degrado. Pensare di autorizzare uno sversamento fognario nell’area della Gaiola a Posillipo è una follia”, ha dichiarato Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde ed ex ministro dell’Ambiente, intervenendo sulla vicenda che vede il rischio di un grave danno ambientale in una delle aree più importanti del litorale napoletano.

“La Gaiola è un’area di straordinaria bellezza e di fondamentale importanza per la tutela degli ecosistemi marini. Per questo motivo, sostengo con forza il ricorso presentato da Marevivo e Greenpeace Italia contro il Decreto n. 421 del Ministero dell’Ambiente, che autorizza il cosiddetto ‘Piano di Riqualificazione Ambientale e Rigenerazione Urbana’ (PRARU) di Bagnoli-Coroglio. Un piano che, paradossalmente, prevede nuovi scarichi fognari proprio in piena area protetta, mettendo a rischio la salute del mare, dei cittadini e l’economia del litorale”, ha aggiunto.

Secondo le associazioni ambientaliste, fino a 206 metri cubi al secondo di liquami e acque di dilavamento urbano potrebbero finire in mare in caso di pioggia, con conseguenze devastanti sull’ecosistema e sulle attività turistiche e produttive della zona. L’area marina tra la Gaiola e Nisida, che ospita praterie di Posidonia oceanica, banchi di coralligeno e habitat tutelati dalla Direttiva Habitat e dalla Convenzione di Barcellona, rischia di essere gravemente compromessa.

Pecoraro Scanio ha ricordato il suo impegno di lunga data per la tutela del mare e delle coste, sin dai tempi in cui, da giovane assessore nella sua città natale, Salerno, si batté per impedire che il mare venisse trasformato in una fogna. “All’epoca riuscimmo a riportare la zona in una condizione positiva. È inaccettabile che oggi si ripropongano politiche dannose come questa, che anziché proteggere il mare, lo mettono a rischio”, ha sottolineato.

L’ex ministro ha poi criticato l’approccio del governo: “Non ho mai sentito parlare di un provvedimento così assurdo. Dichiarano di voler tutelare un’area e poi propongono di farci uno sversamento fognario, che in caso di piogge o situazioni critiche potrebbe riversare direttamente in mare i reflui. Questo è intollerabile e va fermato immediatamente”.

“Questa scelta scellerata comprometterebbe non solo l’ambiente, ma anche il turismo e l’economia della città”, ha evidenziato Pecoraro Scanio, riferendosi al fatto che lungo la costa di Posillipo sono presenti 9 lidi balneari e 6 accessi pubblici al mare, con un indotto turistico e ricreativo in crescita anche con attività di escursionismo in kayak e visite guidate.

Il ricorso al TAR è sostenuto da numerose realtà ambientaliste e scientifiche, oltre che da oltre 30.000 firme raccolte contro il progetto. Anche il Consiglio Regionale della Campania ha bocciato il PRARU definendolo “nefasto” e chiedendone il ritiro.

“Il nostro litorale è una risorsa fondamentale per il turismo di qualità e l’economia locale. Metterlo a rischio con scelte miopi e dannose è inaccettabile. Confidiamo che l’autorità giudiziaria blocchi questa follia e che venga finalmente garantita una reale tutela delle nostre aree marine protette”, ha concluso Pecoraro Scanio.