Roma, 8 nov.
(askanews) – Pechino ha annunciato un piano di interventi da 10.000 miliardi di yuan, poco meno di 1.300 miliardi di euro, per alleggerire le pressioni sulle sue amministrazioni locali, pesantemente indebitate, e ridare respiro all’economia in generale. A spiegare gli interventi è stato il ministro delle Finanze, Lan Foan, durante una conferenza stampa.
“Stabilire un limite al debito di 6mila miliardi di yuan (circa 780 miliardi di euro) per sostituire i debiti nascosti esistenti dei governi locali è una decisione importante presa dal Comitato Centrale del Partito dopo aver tenuto pienamente conto dell’ambiente di sviluppo internazionale e nazionale, garantendo il regolare funzionamento dell’economia e la finanza, il debito effettivo dei governi locali e altri fattori.
Questo è il culmine di una serie di politiche progressiste di quest’anno”.
Secondo quanto riporta il Financial Times, il governo autorizza le autorità locali a emettere nuove obbligazioni per 6.000 miliardi di renminbi sui prossimi tre anni e a ricollocare altri 4.000 miliardi, già previsti per il prossimo quinquennio, per ristrutturare le finanze pubbliche regionali.
L’intervento non prevede invece stimoli diretti alla domanda che alcuni osservatori prevedevano.
Tuttavia le autorità cinesi hanno precisato che allo studio vi sono possibili ricapitalizzazioni delle banche. E secondo il quotidiano, prima di annunciare stimoli diretti il governo cinese potrebbe voler attendere per vedere cosa metterà in campo la nuova amministrazione statunitense a guida Trump, in tema di eventuali dazi o contenziosi commerciali.