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Pd: seminario dem su 'ceto middle in fall', le proposte Pd contro impoverimento

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Roma, 28 gen. (Adnkronos) - "La questione sociale e la questione democratica: l'impoverimento delle famiglie, costante da oltre un decennio, è un dato che incide sulla tenuta sociale e che ha conseguenze politiche che ci interrogano come Partito Democratico e centrosinistra". I...

Roma, 28 gen. (Adnkronos) – "La questione sociale e la questione democratica: l'impoverimento delle famiglie, costante da oltre un decennio, è un dato che incide sulla tenuta sociale e che ha conseguenze politiche che ci interrogano come Partito Democratico e centrosinistra". Il senatore dem Marco Meloni ha introdotto così il seminario che si è svolto oggi al Senato, nell'ambito del ciclo di appuntamenti 'L'Italia che faremo' promosso da parlamentari dem, dal titolo 'Questione sociale, questione democratica. Le conseguenze politiche dell'impoverimento delle famiglie'. Una mattinata di ascolto con esperti da Linda Laura Sabbadini, già direttrice dell'Istat, a Luca Bianchi, direttore di Svimez, e poi il capogruppo al Senato, Francesco Boccia, i parlamentari dem Cecilia D'Elia e Gianni Girelli corredato da una dettagliata fotografia del presidente Ipsos, Nando Pagnoncelli, sul disagio economico nella società italiana e le sue ricadute democratiche in termini di partecipazione alla vita pubblica, compresa la partecipazione al voto.

Dai dati Ipsos si evidenzia come più di un italiano su due si percepisca come povero o a rischio povertà. Una percezione che aumenta tra le donne, chi ha un livello di istruzione basso e chi risiede al Sud e nelle Isole. Una percezione a cui corrisponde anche una progressiva sfiducia nelle istituzioni e nella politica, vedi l'aumento costante dell'astensionismo. Tra chi è in difficoltà, osserva Pagnoncelli, si evidenziano "tassi di astensione significativamente più elevati, una minore fiducia nelle istituzioni, nei partiti e nei leader. Sono pessimisti riguardo al loro futuro, si sentono abbandonati dalla politica e reagiscono con disillusione, auto-escludendosi dalla partecipazione".

Una condizione a cui si è arrivati progressivamente nel corso degli ultimi 15 anni, evidenzia Sabbadini: "Dal 2008 si è aperta una fase turbolenta di 15 anni su cui riflettere. Tre grandi crisi, 2009, 2013, 2020, e crolli di occupazione, 2 anni di inflazione record, un raddoppio della povertà assoluta nel 2012 che non è mai stato recuperato e si è aggravato nel 2020 e nel 2022. Inoltre, si è verificato un evento straordinario, la pandemia, accaduto solo cinque anni fa" che ha "avuto come conseguenza non solo l’aumento delle disuguaglianze ma l’impoverimento delle relazioni e della partecipazione sociale, l'incremento di un disagio psicologico diffuso, specie tra i giovani".

Continua Sabbadini: "Dopo la grande resilienza sotto la pandemia, molte persone si sentono più sole, sfiduciate, spiazzate. Ricostruire il tessuto sociale, delle relazioni, della solidarietà è una priorità assoluta: al centro le persone con i loro bisogni”. Un'indicazione che il Pd sta cercando di seguire nelle sue proposte, dal salario minimo al welfare, alla difesa della sanità pubblica. "L’impoverimento delle famiglie, in corso da un periodo non piccolo di tempo, ha portato – osserva Meloni- a un aumento delle diseguaglianze".

"La conseguenza è la crisi del vestito democratico: quando le diseguaglianze si acuiscono il divario tra cittadini e istituzioni cresce, si alimentano sfiducia, rabbia e senso di abbandono" ed insieme "crea un terreno fertile per i populismi, per movimenti estremisti che spesso generano malessere sociale perché erodono i valori democratici e promuovono ancora di più politiche divisive”. Per Anna Ascani "mentre governo e maggioranza si affannano a raccontare una realtà che non c’è fatta di successi e obiettivi storici, il Paese porta i segni drammatici di una enorme questione sociale". Il Pnrr "era stata un'occasione" per invertire la rotta, avverte D'Elia, ma "molti di quegli obiettivi si stanno tradendo nel modo in cui viene messo in atto".

Come Pd, prosegue Meloni, "abbiamo bisogno di una base abbastanza solida e una riflessione politica che deve riguardare le proposte che il centrosinistra il Partito Democratico devono progettare e mettere in atto per riconquistare la fiducia e il consenso di chi, sentendosi a rischio in qualche modo ritiene maggiormente responsabili della situazione le forze politica di democratiche ed europeiste”. Per Boccia "noi abbiamo una sola strada: fare la sinistra moderna, senza compromessi. Sei conservatore quando fai fatica a guidare il cambiamento. Noi dobbiamo rispondere alle fratture che vengono alimentate e spinte da queste destre che sono diverse fra loro. Il 5% delle famiglie italiane più abbienti possiede il 48% della ricchezza totale. Da questo dato dobbiamo partire".