Roma, 31 gen. (Adnkronos) – Elly Schlein aveva scelto la 'linea zen'. Lo aveva detto ai suoi e pure ai cronisti che l'avevano interpellata alla Camera. Nessuna risposta diretta agli attacchi di Giuseppe Conte. Ma poi, a quanto si riferisce, è maturata una convinzione diversa. Anche dopo aver ascoltato la richiesta 'trasversale', dall'area riformista alla sinistra fino a esponenti vicini alla stessa segretaria, per una replica in chiaro al leader M5S. E così, seduta a un divanetto del Transatlantico, Schlein abbandona lo zen e si rivolge a Conte, per la prima volta, senza sconti.
"Se qualcuno pensa di attaccare o insultare il Pd anziché attaccare il governo, sta sbagliando strada". Perché, incalza Schlein, l'avversario da battere è la destra e "dare l'idea che non ci possa essere un'alternativa è un grandissimo favore a Giorgia Meloni". E questo gli elettori progressisti lo sanno bene: "Per litigare bisogna essere in due. Come io rispondo delle mie scelte agli elettori, risponderanno altri -sottolinea Schlein- ai loro elettori. Ma credo che la gente si sia resa conto di chi sta lavorando alacremente ogni giorno alla costruzione di un'alternativa urgente a questa destra". La segretaria Pd conclude lanciando un alt a Conte: "Continueremo a lavorare nella maniera più unitaria possibile, ma non siamo disponibili ad accettare costanti mistificazioni e attacchi che mirano al bersaglio sbagliato".
Un cambio di passo che dai 5 Stelle viene accolto come un passaggio del confronto in atto. Non c'è nessun litigio con Schlein, ma appunto un confronto sul progetto perché delle differenze ci sono e sono innegabili. "Ostacoli da rimuovere", aveva detto ieri Conte alla presentazione del libro di Roberto Speranza. E quel 'Pd bellicista' che non è andato giù ai dem, spiegano fonti M5S, era una risposta alla "provocazione", come l'ha definita lo stesso Conte, di Speranza e il suo "mi si sono rizzati i capelli in testa" sull'incertezza del leader 5 Stelle tra Trump e Biden.
La reazione di Schlein era stata sollecitata in chiaro dall'area riformista dem. "Competition is competition, si avvicinano le europee ed è comprensibile che il Movimento 5 Stelle faccia il Movimento 5 Stelle, ma il Pd deve fare il Pd. Noi -dice Alessandro Alfieri all'Adnkronos- siamo gente paziente ma quando si passa il segno e si fa del Pd una caricatura, penso che si debba rispondere a tono per tutelare la propria comunità e la coerenza e l'equilibrio delle posizioni che abbiamo adottato".
E pure da sinistra si apprezza la risposta della segretaria a Conte. Scrive Peppe Provenzano sui social: "Ha fatto bene Elly Schlein a rispondere a Giuseppe Conte. Bellicista a chi? Abbandonare l’Ucraina non porta la pace, ma la resa alla sopraffazione del bellicista vero, che è Putin. E sul Medio Oriente siamo stati i primi a chiedere il cessate il fuoco e iniziative concrete di pace".
In serata Schlein, ad un'iniziativa con Alessandro Zan, torna sulla risposta al leader M5S: "Non ho perso la calma ma è giusto chiarire un punto, per litigare bisogna essere in due e da quando sono segretaria sfido chiunque a trovare una polemica contro le opposizioni mentre il governo taglia. Continueremo a lavorare in maniera unitaria ma esigiamo rispetto. Attacchi e mistificazioni non servono a costruire l'alternativa". E nessuno, conclude, "può pensare di costruire l'alternativa alla destra senza il Pd".