Roma, 25 giu. (Adnkronos) – Resta un attimo perplessa Elly Schlein quando al Nazareno le chiedono di Giorgia Meloni che l'ha attaccata dicendo che Achille Occhetto era "più avanti" di lei sulle riforme. "Occhetto? Certo che Meloni è proprio a corto di argomenti….". La segretaria dem liquida sul filo del sarcasmo, la premier che sui social alza i decibel perché l'opposizione avrebbe "toni irresponsabili da guerra civile" su autonomia e premierato. "Guerra civile? Ma dove? Io non la capisco. Non so che film stia vedendo Meloni. Non vorrei fosse un tentativo di distrarre l'attenzione dalla sconfitta della destra parlando di altro…".
E invece dei risultati, positivi per il Pd e il campo progressista, Schlein vuole parlare. Mette agli atti una "vittoria straordinaria" nei comuni, il "6 a 0 quasi tennistico" nell'en plein dei capoluoghi di regione al voto tutti andati al centrosinistra. Snocciola dati e congratulazioni ai neosindaci nella conferenza stampa convocata al Nazareno. C'è pure la battuta in apertura: "Abbiamo sofferto un po' ma non abbiamo mai smesso di crederci. Quindi grazie Zaccagni". L'umore è questo al Nazareno dove lo slogan del dopo le europee, è diventato un mantra. "Le città hanno bocciato la destra, Meloni stiamo proprio arrivando".
A breve il prossimo banco di prova: le regionali d'autunno. "Abituiamoci a fare l'analisi della vittoria perché continueremo a battere le destre", suona la carica la segretaria dem. Sul tavolo la conferma dell'Emilia Romagna e la riconquista dell'Umbria. Per il post Bonaccini, al Nazareno circolano tre nomi: il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale, l'assessore allo Sviluppo della giunta Bonaccini, Vincenzo Colla e poi la suggestione della candidatura femminile con Isabella Conti, ex renziana rientrata nel Pd. Ieri un sondaggio di Nomisma dava la ex sindaca di San Lazzaro come il terzo nome più conosciuto nella regione, dopo l’ex ministro Graziano Delrio e il viceministro Galeazzo Bignami.
Mentre in Umbria in pole è la sindaca di Assisi, Stefania Proietti, che ha già raccolto a livello locale gli apprezzamenti di Avs e M5S. Schlein vede possibile la riconquista la regione in tempo 'rossa' e la vittoria a Perugia accende le speranze: da lì partì lo scivolamento a destra, ora potrebbe fare da apripista. "Mando un abbraccio forte sorellanza a Vittoria Ferdinando per la vittoria a Perugia che ci regala speranza per le regionali in Umbria".
Prima condizione per giocarsela, è la costruzione di coalizioni progressiste. I risultati per Schlein confermano "un consolidamento del Partito Democratico in tutte le città. Siamo passati da un quadro in cui la destra aveva 13 capoluoghi e noi 13, a un quadro in cui noi ne abbiamo 17 e la destra 10". Il Pd, aggiunge, "è il perno indiscusso alla costruzione dell'alternativa. Le altre forze sono per noi interlocutori importanti, lo è il M5S e Conte, nelle reciproche differenze. Le differenze ci sono ma mettiamole a valore".
Schlein spiega che le interlocuzioni con gli altri partiti di opposizione sono continue. "Se ho sentito Meloni? No, stamattina ho sentito Conte. Io sento sempre tutti". E aggiunge: "Sono felice che siamo riusciti a fare una manifestazione per la prima volta tutti insieme e da quella piazza della settimana scorsa è arrivato il grido 'unità. Penso che il risultato dei ballottaggi sia il segnale che dobbiamo continuare nella costruzione dell'alternativa al governo delle destre".