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Pd: Misiani, 'adesso coalizione per e non contro'

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Roma, 5 lug (Adnkronos) - "Il successo del Pd è un segnale di speranza molto importante, dovuto innanzitutto alla linea netta e riconoscibile del partito sui temi sociali e allo spirito testardamente unitario di Elly Schlein nella costruzione di liste forti e plurali e per coalizzare le ...

Roma, 5 lug (Adnkronos) – "Il successo del Pd è un segnale di speranza molto importante, dovuto innanzitutto alla linea netta e riconoscibile del partito sui temi sociali e allo spirito testardamente unitario di Elly Schlein nella costruzione di liste forti e plurali e per coalizzare le forze progressiste”. Lo ha detto Antonio Misiani, senatore e membro della segreteria nazionale Pd, intervenendo alla direzione del Pd.

“Non dobbiamo però sottovalutare – ha proseguito il parlamentare dem – le tante ombre che emergono dalle elezioni. In Europa, l’avanzata della destra populista, che rischia di bloccare il motore franco-tedesco, fondamentale nella storia dell’integrazione europea. In Italia, l’ulteriore spostamento a destra dell’asse politico. Certo, il governo e la maggioranza dovranno fare i conti con nodi importanti, dalle politiche economiche e sociali, fortemente vincolate dal nuovo patto di stabilità e crescita, alle riforme istituzionali, che vedono un fronte contrario molto ampio. Sull’autonomia differenziata dovremo però fare molta attenzione al tipo di messaggio da veicolare. Nel Nord non vinceremo richiamandoci solo alla solidarietà nazionale, bisogna evidenziare come l’autonomia differenziata peggiora l’efficienza delle politiche pubbliche e appesantisce il carico normativo e burocratico sulle famiglie e le imprese”.

“Adesso inizia una fase diversa – ha sottolineato Misiani – ha ragione Elly Schlein quando dice basta ai veti e quando dice con chiarezza che il nostro obiettivo non deve essere la costruzione di un fronte ‘contro’ ma di una coalizione ‘per’ governare l’Italia. Evitiamo il solito derby franco-britannico, in questo caso tra il Front Populaire e Starmer. Dobbiamo trovare una nostra strada per battere la destra e dobbiamo farlo a partire da temi e battaglie molto concrete, dalla sanità pubblica al salario minimo, dalle riforme alle politiche industriali per lo sviluppo del Paese, offrendo un’alternativa credibile ad un governo che si sta avvitando nell’immobilismo più totale”.