Roma, 26 mar. (Adnkronos Salute) – Per favorire la presenza femminile nella formazione Stem, cioè delle materie scientifiche (science, technology, engineering, mathematics), "c'è un impegno forte. Lo scorso anno accademico sono state istituite 100 borse di studio per ragazze meritevoli che si iscrivono a percorsi Stem, che sono state rinnovate anche nell'anno corrente. Il mondo delle scienze della salute è soggetto a una trasformazione profonda, pensate all'inserimento dell'intelligenza artificiale, della realtà virtuale, della realtà aumentata, robotica, IT e via dicendo. Quindi è evidentemente indispensabile lavorare per costruire delle nuove competenze, delle nuove professionalità, anche in una chiave interdisciplinare, dal momento che, nelle scienze della salute, dovremo inserire delle competenze di natura ingegneristica, data scientist, artificial intelligence engineers e così via". Lo ha detto all'Adnkronos Salute Alberto Pastore, pro rettore al Placement, scouting, fund raising e incubazione d'impresa, oggi all'Università La Sapienza di Roma in occasione dell'evento di chiusura della seconda edizione del progetto 'Health4U, Stem University Johnson & Johnson Bootcamp', promosso dalla Fondazione J&J.
"La collaborazione tra pubblico, quindi università, istituzioni – sottolinea – e privato, mondo produttivo in senso lato, è una condizione 'sine qua non' per affrontare queste sfide e, in particolare – continua Pastore – l'università può lavorare insieme alle imprese per disegnare i propri percorsi formativi in piena rispondenza alle esigenze del mondo produttivo. Da questo punto di vista La Sapienza ha istituito recentemente un corso di Medicina e tech, un corso in medicina digitale e ha costituito un organismo – la consulta con le imprese – per confrontarsi con il mondo produttivo proprio allo scopo di perfezionare i propri percorsi formativi e renderli adeguati alle esigenze attuali".