> > Pasta Conad, record di vendite inaspettato: perchè tutti la scelgono

Pasta Conad, record di vendite inaspettato: perchè tutti la scelgono

pasta conad perche

Pasta Conad è sempre più apprezzata dalle famiglie italiane. Una scelta che sta facendo parlare di sé. Scopri cosa sta spingendo così tante persone a preferirla.

In Italia la pasta non è solo cibo. È casa. È famiglia. È quel qualcosa che, anche quando il frigo piange, basta aprire la dispensa… e c’è sempre lei. Penne, spaghetti, fusilli. Poco importa. Ma — e qui sta il punto — quale marca finisce nel carrello? Eh già, la scelta non è mai così semplice.

Pasta Conad, perché è tra le scelte più consigliate dagli esperti

Gli scaffali dei supermercati ne sono pieni, decine di confezioni, prezzi diversi. Eppure a guardar bene sembrano tutte uguali. O no?

Per fortuna qualcuno ci mette il naso — e anche il palato. Altroconsumo, ad esempio, ha deciso di fare ordine in questo mare di plastica trasparente e righe colorate. Come? Testando a fondo le marche di pasta più diffuse, proprio le penne rigate. Quelle che a pranzo salvano la giornata.

La domanda era semplice: quale pasta è davvero buona? La risposta, meno scontata.

Gli esperti hanno messo in fila criteri precisi. Il colore, ad esempio: deve essere giallo ambrato, uniforme. In controluce si capisce subito se qualcosa non va. Poi la rottura: spezzandola, la pasta deve fare “crack” secco, non sbriciolarsi come polvere. E il sapore? Naturale, senza retrogusto acido o sentore di muffa. E in pentola? Deve reggere, non spappolarsi, non diventare colla.

Pasta Conad: perché sempre più persone la scelgono senza esitare

La tenuta in cottura è sacra, lo sanno bene anche i meno esperti. Se poi trattiene bene il sugo — merito delle trafile in bronzo — allora sì, ci siamo.

Il test ha dato un verdetto chiaro. Primo posto? Pasta Conad Sapori e Idee, voto 79/100. Prezzo: 1,07 euro per 500 grammi. A pari merito della Pasta Conad La Molisana, stesso punteggio, ma più cara: 1,40 euro. Subito dietro Garofalo, con 77 punti, e poi Agnesi (74) e Rummo (73).

Le sorprese non mancano perchè Barilla, ad esempio, fuori dalla top ten. Un colpo al cuore per chi la considera una certezza. Si ferma a 62/100, battuta da marchi più “popolari” e, in certi casi, molto più economici.

Chiude la classifica Felicetti Originale, con appena 39 punti su 100. Un risultato che fa riflettere.

Insomma, quando si parla di pasta, fidarsi dell’abitudine — forse — non basta più. Meglio guardare bene. E, perché no, cambiare marca la prossima volta.