E’ un viaggio da sogno ed una Spagna come non l’avete mai vista. Seguitemi in Navarra, terra magica e misteriosa che rinasce sotto il sole della primavera. L’occasione migliore per visitarla è la Pasqua, quando, oltre a godere dei colori della nuova stagione, questa regione si anima con tantissimi momenti di festa, quali per esempio la la Bajada del Ángel di Tudela e la processione di Corella, i Bolantes a Luzaide/Valcarlos, le sagre a El Yugo, Ujué, Rtoncisvalle e Labiano e l’Almadía.
Tudela è il capoluogo della Ribera di Navarra. Qui la domenica di Pasqua si svolge la Bajada del Ángel, una tradizione antichissima: un angelo, impersonato da un bambino, viene calato dall’alto fino a giungere dinanzi all’immagine della Madonna. La Vergine ha la testa coperta da un velo nero, in segno di lutto per la morte del Figlio. L’angelo le toglie il velo ed evoca così la Risurrezione di Cristo.
Poi Corella, una cittadina dalle nobili origini nel sud della regione, dove nacqua l’arte barocca spagnola celebra la Pasqua con una spettacolare processione: per le vie del paesino si torna allo splendore del Secolo d’Oro: una solenne sfilata, che risale al Settecento e che nel 1967 è stata dichiarata processione di interesse nazionale dal Ministero del turismo quale una delle cinquanta processioni più caratteristiche della Spagna. Il Venerdì Santo, nelle vie di Corella sfila il corteo e nelle stazioni della Via Crucis sono rappresentate le scene della Passione di Cristo.
Proseguiamo poi verso i Pirenei a Luzaide/Valcarlos dove vengono eseguite alcune delle danze più spettacolari di tutta la Spagna, interpretate dai cosiddetti Bolantes. Risuonano i sonagli dei loro costumi e l’aria si riempie di colore con i vistosi nastri che ne adornano le spalle e che volano al ritmo del ballo. I danzatori indossano un basco rosso, le alpargatas (tipiche calzature con la suola di corda), camicia bianca e calzoni con bordo dorato.I danzatori percorrono le vie della città e discendono il colle di Ibañeta, per una festa che prosegue per tutta la giornata.
A tutto ciò va aggiunto un’inestimabile patrimonio culturale ed artistico, e prodotti gastronomici per i palati più fini.