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Paul Varry, ciclista di 27 anni, è morto martedì 15 ottobre a Parigi, a bordo della sua bicicletta.
Il giovane è stato investito dal conducente di un Suv con cui aveva discusso animatamente.
La morte del giovane investito a Parigi
A bordo del Suv si trovava il 52enne Ariel M. L’uomo stava accompagnando la figlia di 17 anni a una visita dall’oculista, ma era in ritardo a causa del traffico. A tal proposito, avrebbe deciso di passare sulla corsia riservata agli autobus, attraversando con il rosso ed invadendo la pista ciclabile a boulevard Malesherbes.
A questo punto la situazione è degenerata: una delle ruote del Suv sarebbe finita sopra il piede di Paul Varry, che per segnalare la propria presenza avrebbe battuto sul cofano della vettura. Subito dopo l’accesa lite tra i due l’automobilista, però, avrebbe deciso di porre fine alla questione, avrebbe ingranato la marcia per poi ripartire e travolgere il giovane, finito sotto il Suv.
L’arrivo dei soccorsi per il giovane investito da un Suv
All’arrivo del personale medico, il 27enne si trovava già in arresto cardio-circolatorio. Tutti i tentativi degli operatori sanitari non hanno evitato il tragico epilogo: il giovane è morto.
Il 52enne, invece, è stato arrestato dalla polizia locale. Le autorità hanno aperto un’indagine per omicidio.
Le indagini della polizia
Il conducente dell’auto è stato interrogato dalle autorità e si è definito sconvolto dall’incidente. Nella giornata di ieri avrebbe confessato al giudice di essere ripartito e investito la vittima:
“Ero terrorizzato dal suo odio. Non avrei mai investito qualcuno volontariamente».
Nel frattempo, nella Capitale francese sono in corso le proteste contro il transito di auto in città, in particolar modo i mezzi pesanti come i Suv.