Roma, 8 gen. (Adnkronos) – Al momento l'Ucraina non parla di boicottaggio delle Olimpiadi di Parigi di quest'anno, ma in gioco c'è qualcosa di più della vittoria sul campo da gioco, ha detto il ministro ad interim dello Sport ucraino Matvii Bidnyi. L’Ucraina non aveva escluso di restare lontana dai Giochi dopo che il Comitato Olimpico Internazionale (Cio) il mese scorso ha consentito agli atleti provenienti da Russia e Bielorussia di competere, in maniera neutrale e sotto rigide condizioni, nonostante la continua invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
"Tutti sono d'accordo che dovremmo reagire con una protesta", ha detto Bidnyi al quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung. "Non stiamo parlando della parola 'boicottaggio' adesso. Sappiamo che ogni decisione che prendiamo deve essere presa nell'interesse del nostro Paese. Perché per noi adesso non si tratta solo di vincere nello sport".
Bidnyi ha detto che tutti gli sforzi dovrebbero essere diretti verso una vittoria sulla Russia per dare ulteriore forza all'Ucraina ed ha affermato che "gli atleti, in quanto attori principali nel loro campo, sono pienamente consapevoli del proprio ruolo e della propria responsabilità". Il Cio ha affermato che russi e bielorussi possono competere a Parigi se si qualificano, solo negli sport individuali, come neutrali senza alcun simbolo nazionale e se soddisfano criteri rigorosi come non sostenere la guerra e non essere affiliati all'esercito e ad altre agenzie di sicurezza. Bidnyi ha ribadito le critiche dell'Ucraina alla decisione del Cio, criticata anche dalla Russia perché teme che i criteri severi possano essere un modo per impedire ai migliori atleti della nazione di gareggiare a Parigi.