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Funerali di Papa Francesco, tra protocollo e volontà personali: cosa sappiamo

Papa Francesco funerali

Papa Francesco e il rito funebre: funerali semplici e in linea con il suo pontificato. Il nuovo Ordo Exsequiarum Romani Pontificis del 29 aprile 2024.

Papa Francesco ha voluto che il suo addio fosse all’insegna della sobrietà, della semplicità e della coerenza con il suo pontificato. Per questo ha riformato il rito delle esequie papali, introducendo cambiamenti significativi nel cerimoniale funebre. Le nuove disposizioni, approvate il 29 aprile 2024 e raccolte nella seconda edizione dell’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis, segnano un passaggio storico: il Papa stesso ha scelto come saranno celebrati i propri funerali.

Il Santo Rosario in Piazza San Pietro

Alle 19.30 in Piazza San Pietro si terrà un momento di preghiera comunitaria con la recita del Rosario in suffragio del Papa. A presiederlo sarà il cardinale Mauro Gambetti, arciprete della Basilica Vaticana e vicario generale di Sua Santità per la Città del Vaticano.

Lo ha reso noto la Sala Stampa della Santa Sede, sottolineando la partecipazione di fedeli, religiosi e pellegrini giunti a Roma per rendere omaggio al Pontefice. L’iniziativa si inserisce nel clima di raccoglimento e cordoglio che accompagna queste ore di lutto.

La sepoltura di Papa Francesco

Tra le scelte più significative e cariche di valore simbolico c’è quella del luogo di sepoltura. Papa Francesco ha deciso di non essere tumulato nelle Grotte Vaticane, dove riposano la maggior parte dei suoi predecessori. Al contrario, ha espresso il desiderio di essere sepolto nella Basilica di Santa Maria Maggiore, a Roma, un luogo a lui particolarmente caro.

Fin dall’inizio del suo pontificato, vi si è recato regolarmente per pregare davanti all’icona della Salus Populi Romani, soprattutto in occasione dei viaggi apostolici. Con questa scelta, Francesco intende sottolineare ancora una volta la sua profonda devozione mariana e il legame con la dimensione popolare e spirituale del suo ministero, distaccandosi dal solenne formalismo della tradizione papale.

Papa Francesco ha voluto che il suo commiato dalla terra fosse improntato a sobrietà, essenzialità e coerenza con i principi che hanno guidato il suo pontificato. È stato lui stesso a delineare queste linee guida nella riforma del rito funebre papale, confluita nella seconda edizione dellOrdo Exsequiarum Romani Pontificis, approvata il 29 aprile 2024.

Papa Francesco, il protocollo dei funerali e le sue ultime volontà

Tra le prime novità introdotte figura la modalità con cui viene constatata la morte del Pontefice: non più nella stanza da letto, ma all’interno della sua cappella privata. Una scelta voluta per sottolineare il valore spirituale e sacrale del passaggio alla vita eterna. Il corpo viene poi preparato con paramenti liturgici essenziali, privi di decorazioni o segni regali, a testimonianza dello stile umile che ha sempre contraddistinto Francesco. Dopo la verifica medica, spetta al Camerlengo confermare ufficialmente la morte del Papa, toccandone la fronte con un martelletto d’argento per tre volte e chiamandolo per nome. Questo gesto, oggi, si svolge nella cappella privata e non più nella camera del Pontefice, secondo il nuovo rito.

L’Ufficio delle celebrazioni liturgiche ha inoltre menzionato la presenza dei “famigliari del Romano Pontefice”. Resta da capire se tra questi sarà incluso anche Massimiliano Strappetti, l’infermiere che gli è stato vicino fino alla fine. Dei parenti stretti del Papa argentino sopravvivono una sorella, gravemente malata, una cugina missionaria e un nipote sacerdote.

Nel rito tradizionale, il corpo del Papa veniva esposto su un catafalco rialzato al centro della Basilica di San Pietro, prima di essere deposto in tre bare sovrapposte, legno, zinco e noce. Papa Francesco ha scelto di superare questa impostazione solenne e cerimoniale, optando per un’impostazione più sobria e vicina alla gente. Il suo corpo sarà collocato in un’unica bara di legno con rivestimento interno in zinco, lasciata aperta nella parte superiore per consentire ai fedeli un ultimo saluto.

Un altro aspetto rilevante riguarda la scelta dei titoli. Non verrà più utilizzato l’onorevole appellativo di “Sommo Pontefice della Santa Chiesa Universale”, ma verranno preferiti termini più immediati e vicini alla comunità, come “Vescovo di Roma” e “Successore di Pietro”. Questa decisione riflette una volontà precisa di spostare l’attenzione sulla dimensione pastorale e vicina alla gente del Papa, piuttosto che sulla sua figura di autorità ecclesiastica.

La data ufficiale dei funerali di Papa Francesco sarà comunicata dalla Sala Stampa Vaticana nelle prossime ore, ma secondo la prassi consolidata si svolgeranno entro 4-6 giorni dalla morte, per consentire l’afflusso dei pellegrini e dei fedeli. La celebrazione funebre sarà presieduta dal cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio Cardinalizio, come previsto dalle nuove disposizioni liturgiche. Per un periodo di nove giorni, avranno luogo i “novendiali“, ovvero le Messe di suffragio per la salma del Papa.

Successivamente, i cardinali elettori si ritirano nella Cappella Sistina per il Conclave, che viene sigillata per garantire la segretezza. Non possono comunicare con l’esterno. Le votazioni avvengono secondo un rituale preciso: i cardinali scrivono il nome del candidato su una scheda, la piegano e la depositano in un calice. Se nessuno ottiene la maggioranza (due terzi dei voti), le schede vengono bruciate, producendo una fumata nera. Quando un Papa viene eletto, le schede vengono bruciate con paglia secca, generando fumata bianca. Il cardinale Protodiacono annuncia “Habemus Papam” dalla loggia di San Pietro, seguito dal nome del nuovo Papa. Poi, il Papa si affaccia e impartisce la benedizione “Urbi et Orbi”.