Papa Francesco, oltre 100 comici in udienza in Vaticano: assente Ricky Gervais

Papa Francesco ha accolto oltre 100 comici in Vaticano, non è passata inosservata l'assenza di Ricky Gervais

Papa Francesco ha invitato oltre 100 comici da tutto il mondo in Vaticano per l’udienza fissata per venerdì 14 giugno.

Ricky Gervais rifiuta l’invito di Papa Francesco

L’elenco ufficiale degli invitati comprendeva personalità come Stephen Colbert, Jimmy Fallon, Whoopi Goldberg, Tig Notaro, Chris Rock e Conan O’Brien, ma anche Julia Louis-Dreyfus, Mike Birbiglia e Ramy Youssef. Durante l’udienza, il Pontefice si è rivolto ai propri ospiti affermando che ognuno di loro possiede un “dono prezioso” e che “l’umorismo non offende, non umilia e non abbassa le persone in base ai loro difetti.

Se oggi la comunicazione genera spesso conflitti, voi sapete come mettere insieme realtà diverse e talvolta contrarie“.

L’assenza di Ricky Gervais

Non tutti, però, hanno accolto la convocazione del Santo Padre. L’attore inglese Ricky Gervais, infatti, ha annunciato di averla rifiutata. Con un post su X ha risposto a coloro che si chiedevano se fosse stato invitato o meno, soprattutto alla luce del fatto che a più riprese ha affrontato il tema della religione in modo dissacrante: “Sono stato invitato ma ho educatamente rifiutato.

Non è proprio il mio ambiente“.

Gervais e la religione

I fan più attenti hanno rievocato la discussione del 2017 al Late Show con Stephen Colbert, in cui il regista britannico si era definito un “ateo agnostico“. “Significa che non so” aveva spiegato parlando con il collega statunitense. “Non so se esista un dio. Un ateo rifiuta l’affermazione per cui esiste un dio. Tu dici che esiste un dio, io ti chiedo se puoi provarlo.

Tu dici di no, io quindi non ti credo” aveva commentato Gervais, aggiungendo: “Tu credi in un dio, ma ci sono 3000 divinità. Tu neghi l’esistenza di 2999 divinità, io ne nego solo una in più. La scienza è costantemente sottoposta a prove. Se distruggessimo tutti i libri sacri e i romanzi, tra 1000 anni non tornerebbero uguali. Se distruggessimo tutti i libri di scienze, tra 1000 anni tornerebbero uguali perché i risultati sarebbero sempre gli stessi.

Non ho bisogno della fede per sapere che se salto fuori dalla finestra mi schianto