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Papa Francesco, il nuovo bollettino medico del 5 marzo: "Condizioni stabili"

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Nella serata del 5 marzo, il Policlinico Gemelli ha diffuso un aggiornamento sulle condizioni di salute di Papa Francesco.

Stando all’ultimo bollettino medico diffuso ieri sera, le condizioni di Papa Francesco sono rimaste stabili, senza episodi di insufficienza respiratoria o broncospasmo. Questa mattina, 5 marzo, è stato riferito che il Pontefice ha riposato bene e ha continuato le terapie. Ecco gli ultimi aggiornamenti di questa sera dal Gemelli.

Papa Francesco, l’ultimo bollettino medico del 5 marzo

Questa mattina Papa Francesco ha proseguito la terapia e la fisioterapia respiratoria, passando dalla ventilazione meccanica notturna all’ossigenoterapia ad alti flussi. Ieri sera la Sala Stampa Vaticana ha confermato l’assenza di insufficienza respiratoria o broncospasmo, segnalando che il Papa è rimasto vigile e collaborativo, con parametri cardiaci, renali e sanguigni stabili.

Ecco l’ultimo bollettino medico diffuso questa sera, 5 marzo:

Il Santo Padre anche oggi ha mantenuto condizioni stabili, senza manifestare episodi di difficoltà respiratoria. Come previsto, durante il giorno ha proseguito con l’ossigenoterapia ad alti flussi, mentre nella notte verrà nuovamente sottoposto a ventilazione meccanica non invasiva. Ha intensificato sia la fisioterapia respiratoria che quella motoria attiva, trascorrendo la giornata seduto in poltrona. Data la complessità del suo stato di salute, la prognosi resta riservata.

Questa mattina, nel suo appartamento privato al decimo piano, il Santo Padre ha preso parte al rito della benedizione delle Sacre Ceneri, ricevendole dal celebrante insieme all’Eucaristia. Successivamente, si è dedicato ad alcune attività lavorative.

“Sempre nel corso della mattina ha chiamato P. Gabriel Romanelli, parroco della Sacra Famiglia di Gaza. Nel pomeriggio ha alternato il riposo al lavoro”.

Le parole di Papa Francesco nell’omelia per la celebrazione del mercoledì delle Ceneri

“Le sacre Ceneri, questa sera, verranno sparse sul nostro capo. Esse ravvivano in noi la memoria di ciò che siamo, ma anche la speranza di ciò che saremo. Ci ricordano che siamo polvere, ma ci incamminano verso la speranza a cui siamo chiamati, perché Gesù è disceso nella polvere della terra e, con la sua Risurrezione, ci trascina con sé nel cuore del Padre”.

Poi, il Pontefice ha aggiunto:

“Questa condizione di fragilità ci richiama il dramma della morte, che nelle nostre società dell’apparenza proviamo a esorcizzare in molti modi e a emarginare perfino dai nostri linguaggi, ma che si impone come una realtà con la quale dobbiamo fare i conti, segno della precarietà e fugacità della nostra vita”.

Il Papa non sarà presente al Giubileo del Volontariato l’8 e il 9 marzo. Al suo posto sarà presieduta dal cardinale Michael Czerny, Prefetto del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale.