Argomenti trattati
La Chiesa cattolica si prepara a dare l’ultimo saluto a Papa Francesco, morto il 21 aprile 2025 all’età di 88 anni. Mentre il Vaticano ha ufficializzato le cause del decesso, il governo si riunirà oggi in Consiglio dei Ministri per proclamare tre giorni di lutto nazionale e definire le misure di sicurezza in vista dei funerali e del prossimo Conclave.
Morto Papa Francesco: i funerali
Oggi, 22 aprile, la Congregazione dei Cardinali compirà il primo atto ufficiale, stabilendo la data delle esequie di Papa Francesco, scomparso ieri mattina alle 7:35. Secondo il rito liturgico previsto, i funerali dovrebbero svolgersi tra il quarto e il sesto giorno dalla morte, ovvero tra venerdì 25 e domenica 27 aprile. Saranno i cardinali a determinare con precisione il giorno della cerimonia, come ha spiegato il portavoce vaticano Matteo Bruni, annunciando la convocazione del collegio.
Domani, 23 aprile, la salma di Papa Francesco sarà traslata nella basilica di San Pietro, dove i fedeli potranno rendergli omaggio. Questo periodo di visita potrebbe durare tre giorni, con i funerali che, se rispettato il programma, si terranno sabato 26 aprile. La cerimonia sarà officiata dal cardinale decano, Giovanni Battista Re, confermato nell’incarico da Papa Francesco a gennaio.
Le esequie seguiranno le indicazioni che il Santo Padre aveva stabilito: il corpo sarà posto all’interno di una sola bara, visibile ai fedeli per la venerazione, senza l’uso delle tre tradizionali casse di cipresso, piombo e rovere. La salma, deposta in una cassa di legno con rivestimento interno in zinco, dovrebbe essere trasferita nella Basilica di San Pietro già oggi. Non sarà più esposta su un alto cataletto, ma direttamente nella bara.
Morto Papa Francesco: le cause del decesso
Secondo quanto riportato dal professor Andrea Arcangeli, direttore della Direzione di Sanità e Igiene dello Stato della Città del Vaticano, Papa Francesco è deceduto ieri mattina alle 7.35 nel suo appartamento a Casa Santa Marta a causa di un ictus cerebrale, un coma e un collasso cardiocircolatorio irreversibile. La notizia è stata ufficialmente confermata nel certificato di morte pubblicato in serata dalla Sala Stampa della Santa Sede.
“L’accertamento della morte è stato effettuato attraverso registrazione elettrocardio tanatografica. Dichiaro che le cause della morte secondo la mia scienza e coscienza sono quelle su indicate”.
Il rito di accertamento del decesso e la deposizione della salma di Papa Francesco, deceduto il 21 aprile 2025, si è svolto ieri sera alle 20 nella Cappella al piano terra di Casa Santa Marta. È stata letta la certificazione del decesso, validata dal cardinale Kevin Farrell, camerlengo della Santa Romana Chiesa. La cerimonia è durata circa un’ora. Successivamente, sono stati apposti i sigilli nell’appartamento pontificio al terzo piano del Palazzo Apostolico e, anche, nell’appartamento al secondo piano di Casa Santa Marta, dove il Papa risiedeva.
Morto Papa Francesco: oggi il Cdm decide sul lutto nazionale
Oggi, il governo italiano valuterà la proposta di dichiarare tre giorni di lutto nazionale per la morte di Papa Francesco, in vista dei funerali che si terranno in Italia. Secondo fonti governative, questa proposta sarà discussa nel Consiglio dei Ministri convocato per oggi alle 11. Il Cdm dovrebbe affidare al Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabio Ciciliano, il compito di coordinare tutte le attività e le strutture coinvolte nell’organizzazione dei funerali.
Nel frattempo, anche il presidente cubano Miguel Díaz-Canel ha annunciato tre giorni di lutto nazionale per la scomparsa di Papa Francesco. Il lutto durerà dalle 6 di martedì fino alla mezzanotte di giovedì 24 aprile, come riportato dalla televisione di Stato cubana. Il governo di Cuba ha sottolineato l’impegno, l’affetto e la vicinanza dimostrata dal Papa nel cercare soluzioni alle gravi problematiche globali.
Durante i giorni di lutto nazionale, le bandiere sugli edifici pubblici, sia in Italia che all’estero, vengono esposte a mezz’asta. Gli eventi ufficiali del Governo sono sospesi, tranne quelli a scopo benefico o umanitario. Nelle scuole pubbliche si osserva generalmente un minuto di silenzio. Tuttavia, il lutto nazionale non implica la chiusura automatica di scuole, uffici o attività commerciali, salvo disposizioni particolari da parte del Governo o singole aziende.