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Papa Francesco esorta le religiose a vivere con affabilità e amore

Papa Francesco parla con religiose in un incontro ispiratore

Il Pontefice incoraggia le suore a riflettere la gioia e l'amore di Dio nel loro servizio.

Un invito alla gioia e all’affabilità

Durante un incontro con le religiose dell’Unione Santa Caterina da Siena, Papa Francesco ha lanciato un forte appello affinché le suore vivano con uno “stile di vita affabile e amorevole”. Il Pontefice ha sottolineato l’importanza di riflettere la gioia e l’amore di Dio nel loro servizio quotidiano. “A volte nella mia vita ho trovato qualche suora che aveva la faccia ‘di aceto’ e questo non è affabile, questo non è una cosa che aiuta ad attirare la gente”, ha affermato, evidenziando come un atteggiamento positivo possa influenzare profondamente la missione religiosa.

Il significato dell’affabilità nella vita religiosa

Il concetto di affabilità, secondo Papa Francesco, non è solo una questione di comportamento esteriore, ma rappresenta una vera e propria attitudine interiore. Le religiose sono chiamate a incarnare la santità e la preparazione, ma anche a trasmettere un senso di accoglienza e calore umano. “L’aceto è brutto e le suore con faccia di aceto, non parliamone!”, ha esclamato il Papa, utilizzando un’immagine vivida per sottolineare l’importanza di un sorriso e di un atteggiamento aperto. Questo invito si inserisce in un contesto più ampio, dove la Chiesa è chiamata a essere un luogo di accoglienza e di amore, in grado di attrarre le persone verso Dio.

Il ruolo delle religiose nella società contemporanea

In un’epoca in cui la società sembra sempre più divisa e conflittuale, il messaggio di Papa Francesco assume un significato ancora più rilevante. Le religiose, con la loro dedizione e il loro esempio, possono diventare veri e propri punti di riferimento per le comunità. La loro capacità di ascoltare, accogliere e accompagnare le persone nei momenti di difficoltà è fondamentale per costruire relazioni significative e durature. “In breve: santità, preparazione e affabilità”, ha concluso il Pontefice, ribadendo che questi valori devono guidare ogni azione e ogni scelta delle religiose nel loro cammino di fede.