Il rischio di appisolarsi durante la Messa è reale: Papa Francesco, durante l’Udienza Generale di questa mattina in Piazza San Pietro, ha sottolineato l’importanza di omelie brevi e incisive, consigliando ai sacerdoti di non superare gli otto minuti.
Papa Francesco esorta i preti: “Omelie di massimo otto minuti”
Il Pontefice ha affermato che omelie troppo lunghe rischiano di far addormentare i fedeli, osservando che «la gente ha ragione» a sentirsi stanca.
Papa Francesco ha ribadito che l’omelia deve servire a «trasferire la Parola di Dio dal libro alla vita». Ha sottolineato che, tra le molte parole ascoltate durante la Messa o la Liturgia delle Ore, ce n’è sempre una destinata a ciascuno di noi, che può illuminare la nostra giornata e animare la nostra preghiera. L’importante è non lasciare che queste parole cadano nel vuoto.
Per essere efficace, l’omelia dovrebbe concentrarsi su «un’immagine, un pensiero, un sentimento», evitando di dilungarsi troppo. Il Papa ha osservato che spesso i preti parlano a lungo senza essere compresi.
Papa Francesco ai preti: “Omelie da non più di otto minuti”
La durata di otto minuti per l’omelia non è casuale: durante il pontificato di Benedetto XVI, si era osservato che otto minuti è il tempo medio di concentrazione degli ascoltatori. Nel 2008, Ratzinger convocò un’assemblea generale del Sinodo dei Vescovi dedicata alla «Parola di Dio», durante la quale suggerì di definire un tema principale e non voler dire troppe cose.
Anche all’inizio dello scorso anno, Papa Francesco aveva criticato le omelie troppo astratte, incapaci di toccare l’anima e la vita delle persone. Il Pontefice ha sottolineato che le prediche dovrebbero essere concrete e piene di significato, capaci di risvegliare lo spirito con la potenza dello Spirito Santo, evitando discorsi impeccabili ma privi di impatto emotivo.