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Papa Francesco, e le sue parole per l'Angelus: "Sperimento la tenerezza della cura"

Papa Francesco Angelus

Dal letto d'ospedale, Papa Francesco parla di vicinanza e preghiera, ringraziando chi lo sostiene e invocando pace, specialmente per la Siria, nel suo messaggio dell'Angelus.

“Fratelli e sorelle, nel mio prolungato ricovero qui in ospedale, anch’io sperimento la premura del servizio e la tenerezza della cura.” Così Papa Francesco ha iniziato il suo messaggio per l’Angelus domenicale, scritto dal letto del Policlinico Gemelli di Roma. È il ventiquattresimo giorno di ricovero per il Pontefice, colpito da una polmonite bilaterale che lo tiene lontano dai fedeli, ma non dalla sua missione di conforto e speranza.

Papa Francesco e le parole per l’Angelus: speranza e gratitudine

“Ogni giorno ricevo cure straordinarie dai medici e dagli operatori sanitari”, ha continuato il Papa Francesco, ringraziandoli di cuore. Sono le parole di chi, pur vivendo un’esperienza di sofferenza, riconosce la generosità e la professionalità di chi lo assiste. La sua voce, seppur scritta, trasmette un calore che si fa strada anche tra le righe del bollettino medico. “La notte è stata tranquilla”, ha comunicato la sala stampa della Santa Sede, aggiungendo che il Papa continua con la fisioterapia respiratoria e motoria, supportata da un’ossigenazione alternata tra maschera e naselli ad alto flusso.

Il bollettino medico di sabato aveva parlato di un “graduale, lieve miglioramento”. Eppure, domenica non è previsto un nuovo aggiornamento. Un silenzio che sembra far eco al suo stesso messaggio di speranza. Papa Francesco, infatti, si concentra sull’importanza della vicinanza e della preghiera, di quel “miracolo della tenerezza” che, nelle sue parole anche per l’Angelus, “accompagna chi è nella prova portando un po’ di luce nella notte del dolore”.

Papa Francesco e il messaggio per l’Angelus: forza della preghiera durante il ricovero

Mentre il Pontefice affronta la malattia, i pensieri vanno agli altri malati, a quelli che, in silenzio, affrontano difficoltà simili. “Grazie di cuore a chi mi sta mostrando vicinanza con la preghiera”, scrive. E mentre il mondo continua a girare, Papa Francesco non dimentica le sue preoccupazioni per le guerre in corso, in particolare per la Siria, la cui violenza ha ripreso forza. “Spero che cessino definitivamente, nel pieno rispetto di tutte le componenti etniche e religiose”, ha esortato, lanciando un appello alla pace.

Nonostante il suo stato di salute, il Papa ha continuato il suo lavoro quotidiano. Domenica mattina ha ricevuto il cardinale Pietro Parolin e mons. Edgar Pena Parra. Non una visita qualsiasi, ma una conferma che, anche da letto, il Pontefice rimane una figura di guida, di speranza, e di forza.