Papa Francesco è ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma ormai da una settimana, dal 14 febbraio. Oggi, 21 febbraio, alle 17:30, si è svolto un briefing informativo per i giornalisti accreditati presso la Sala Stampa della Santa Sede, con alcuni membri dell’équipe medica che ha in cura il Santo Padre. Ecco come sta il Pontefice.
Papa Francesco, come sta? Gli aggiornamenti
Durante il briefing, il professor Sergio Alfieri ha riferito che il Papa resta sotto stretta osservazione a causa dell’infezione polimicrobica, ma non è ancora fuori pericolo. I medici confermano che il cuore è in ottime condizioni, mentre la polmonite bilaterale ha richiesto una terapia adattata più volte. Il Pontefice sta reagendo bene alle cure, ma la situazione resta delicata.
“Il Papa non è attaccato a nessun macchinario. Quando ha bisogno, mette i naselli per un po’ di ossigeno, ma sta a respiro spontaneo e si alimenta. Dobbiamo essere concentrati a superare questa fase qui. Vediamo la tempra del Santo Padre, non è una persona che molla. Resterà almeno tutta la prossima settimana. Il Papa non è fuori pericolo… ma adesso non è in pericolo di vita, oggi è andato in cappella a pregare. Il Papa ha sempre voluto che dicessimo la verità. La malattia cronica rimane”.
I sanitari hanno riferito che la mente del Papa è “quella di un cinquantenne”, segno che lucidità e buon umore non sono mai venuti meno. Tuttavia, a causa della malattia cronica di base, persiste una difficoltà a respirare, che risulta non piacevole. Questi gli aggiornamenti forniti dai professori Sergio Alfieri, responsabile dell’équipe medica del Papa, e Luigi Carboni.
Papa Francesco continua con le sue attività
Fonti vaticane riferiscono che, compatibilmente con la malattia e la degenza ospedaliera, oltre alle precauzioni imposte dai medici per evitare qualsiasi esposizione a correnti d’aria, il Pontefice prosegue le sue attività, tra cui la lettura e la firma di documenti, le telefonate e gli incontri con i collaboratori più stretti.