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Papa Francesco si è recato in visita a Verona, dove era atteso per una serie di importanti appuntamenti. Tra questi l’incontro con i sacerdoti e i religiosi nella basilica di San Zeno e la Messa allo stadio Bentegodi, davanti a 31mila fedeli.
La visita di Papa Francesco a Verona
Durante l’evento “Arena di Pace 2024“, ricominciato dopo dieci anni di stop, si è discusso di migrazioni, ambiente, lavoro, economia, democrazia e disarmo. Sul palco dell’Arena di Verona, davanti a 12.500 persone, sono saliti Maoz Inon, israeliano che ha perso i genitori durante l’incursione di Hamas del 7 ottobre e Aziz Sarah, palestinese il cui fratello è morto per mano dell’IDF.
L’abbraccio davanti con il Papa
I due uomini sono oggi amici e collaboratori, diventando un emblema di come si possano superare le ostilità e le intolleranze. Il loro toccante abbraccio, alla presenza di Papa Francesco, è stato seguito da una standing ovation, una chiara testimonianza di speranza e riconciliazione. “Crediamo che la pace sia la più grande impresa da realizzare. Non ci può essere pace senza un’economia di pace. Un’economia che non uccide. Un’economia di giustizia” hanno dichiarato.
Le parole del Pontefice
La visita papale ha rappresentato un forte richiamo all’unità e alla solidarietà, dimostrando come il dialogo e l’incontro possano trasformare il dolore in un messaggio di fiducia per il futuro. “Credo che davanti alle sofferenze di questi due fratelli” ha affermato il Santo Padre “che è la sofferenza di due popoli, non si possa dire nulla. Loro hanno avuto il coraggio di abbracciarsi. E questo non solo è coraggio, è testimonianza di volere la pace, ma è anche un progetto di futuro: abbracciarsi“. Il Pontefice ha infine lanciato un monito a tutti coloro che sono coinvolti nel conflitto: “La pace non sarà mai frutto della diffidenza, dei muri, delle armi puntate gli uni contro gli altri“.