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Papa Bergoglio e il saluto alla signora con i fiori gialli: chi è?

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Carmela, la signora con i fiori gialli, ha pregato per Papa Francesco durante il suo ricovero. Un incontro speciale che ha toccato il cuore del Pontefice e dei fedeli di tutto il mondo.

Carmela Vittoria Mancuso, 79 anni, non è una donna come tante. Ogni mattina, da 38 giorni, si è presentata al Policlinico Gemelli. Ogni sera, invece, a piazza San Pietro, per pregare per Papa Francesco.

Chi è la signora con i fiori gialli salutata da Papa Francesco?

Un rito che ha continuato senza sosta durante i giorni più difficili del Papa, quando il suo ricovero per una polmonite bilaterale sembrava non avere fine. E proprio oggi, affacciandosi dal balconcino dell’ospedale romano, il Papa ha voluto riservarle un pensiero speciale. Un saluto breve, ma che ha colpito nel segno: «Ringrazio tutti, saluto questa signora con i fiori gialli».

Le parole di Francesco sono state come una carezza, un segno di riconoscimento per la sua costanza. Carmela, infatti, non ha mai fatto mancare il suo sostegno. Ogni mattina partecipava alla messa quotidiana nella cappella dell’ospedale, da quando il Papa era ricoverato. E ogni sera, alla stessa ora, si univa alla folla di fedeli che si radunava in piazza San Pietro per pregare il rosario. È stata una presenza silenziosa, ma costante. In quella routine, che ormai sembrava diventata parte di lei, si è svolto il suo incontro con Francesco. Non era la prima volta che si incontravano, ma ogni volta sembrava sempre un’occasione speciale.

Fiori gialli e Papa Francesco: chi è la signora che presente ad ogni incontro?

Il primo incontro risale al dicembre del 2017. Carmela ricorda ancora quella scena: il Papa che, sorridendo, la guardava e chiedeva, stupito, se i fiori gialli fossero davvero per lui. Da quel giorno, le rose gialle sono diventate il suo simbolo. A ogni udienza settimanale, Carmela arrivava con il suo mazzo di fiori. E ogni volta, il Papa la salutava con un sorriso che non si poteva dimenticare. «Erano rose gialle», racconta Carmela con emozione, «le consegnavo alla gendarmeria per darle al Papa». La sua missione era chiara: portare un po’ di colore, un po’ di gioia. “Sventolando questo mazzo di rose gialle, volevo salutarlo, rallegrare il suo sguardo dopo la convalescenza. Non sapevo se si sarebbe ripreso, ma sapere che mi ha guardato è un’emozione che non so spiegare.”

Questi fiori gialli, simbolo di speranza e di felicità, sono diventati qualcosa di più di un semplice gesto affettuoso. Sono diventati un rito. E Carmela, con la sua devozione, ha rappresentato non solo il suo amore per il Papa, ma anche per tutti i malati, i bambini, per tutti coloro che lottano in silenzio, in ospedali come quello del Gemelli o in ogni angolo del mondo. La sua storia è semplice, ma racchiude una bellezza profonda, che solo chi ha la fede nel cuore riesce a comprendere appieno.