La Basilica di San Francesco ad Assisi compie un significativo passo verso l’accessibilità e l’inclusione. Pochi giorni prima dell’inizio del G7 dedicato alla disabilità e all’inclusione, programmato per lunedì 14, sono stati installati pannelli in braille e mappe tattili. Queste migliorie consentiranno anche alle persone non vedenti e ipovedenti di apprezzare il ricco patrimonio artistico e spirituale della chiesa. La comunità francescana sottolinea che questo progetto è stato realizzato con il supporto del Ministero per le Disabilità, in collaborazione con il Centro nazionale del Libro parlato, l’Ufficio relazioni internazionali, e la stamperia braille dell’Unione italiana dei Ciechi e degli ipovedenti.
Il percorso accessibile
Il percorso accessibile si articola in nove tappe, seguendo il tragitto delle visite tradizionali. All’ingresso della chiesa inferiore, i visitatori trovano un’introduzione sull’esperienza estetica e spirituale che il complesso monumentale offre. Proseguendo in direzione oraria, si possono ammirare la Cappella di San Martino, la Cripta, i transetti all’estremità della navata, e le Cappelle laterali dedicate alla Maddalena, a Sant’Antonio e a Santa Caterina. Il percorso conduce poi verso le scale che portano al raffinato chiostro gotico-rinascimentale di Sisto IV, culminando con gli affreschi del ciclo giottesco nella chiesa superiore.
Accessibilità per le persone ipovedenti
Accanto a ciascun pannello braille, il contenuto è riprodotto anche in un carattere leggibile per le persone ipovedenti, sia in inglese che in italiano. È presente, infine, un QR code che consente di accedere tramite smartphone a audiodescrizioni registrate in quattro lingue (italiano, inglese, francese e spagnolo), disponibili sul canale YouTube @SanFrancescoAssisi.
“La comunità francescana, come ha sottolineato il custode fra Marco Moroni, è lieta di vedere la Basilica di San Francesco partecipare attivamente al percorso culturale, tecnologico e sociale che si sta sviluppando a diversi livelli, favorendo un’inclusione concreta e significativa. È un simbolo di speranza e uno stimolo per molti poter osservare come anche un luogo storico come la Basilica, nonostante le severe restrizioni per la sua protezione, possa evolversi e diventare sempre più ospitale per tutte le persone.”