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Palermo: Centro Studi La Torre, 'un anno di traguardi raggiunti nel solco della memoria'

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Palermo, 2 gen. (Adnkronos) - Un 2023 "di grandi risultati, ma anche e soprattutto un anno di grandi cambiamenti" per il Centro Studi Pio La Torre, segnato emotivamente dall’improvvisa scomparsa, avvenuta il 29 settembre, di Angelo Meli, storico direttore della rivista “A Sud&r...

Palermo, 2 gen. (Adnkronos) – Un 2023 "di grandi risultati, ma anche e soprattutto un anno di grandi cambiamenti" per il Centro Studi Pio La Torre, segnato emotivamente dall’improvvisa scomparsa, avvenuta il 29 settembre, di Angelo Meli, storico direttore della rivista “A Sud’Europa”, ma anche e soprattutto "guida carismatica per i tanti giovani che si sono nel tempo avvicinati al Centro Pio La Torre". "Ad accettare l’importante eredità civile e morale custodita da Angelo Meli è stato Franco Nicastro, che con lui ha condiviso un rapporto non solo professionale ma anche di amicizia e di stima reciproca". "Non servono tante parole per definire la linea editoriale di questa rivista dopo la dolorosa scomparsa di Angelo Meli", scrive Nicastro, nell’ultimo numero del giornale, "a cui vengono qui dedicate pagine intense di commozione e ricordi affettuosi. Il passaggio di testimone non cambierà nulla, questo è certo, e anzi testimonierà la continuità di un progetto nel quale si fondono l’impegno civile, il gusto della scrittura, la ricerca della verità, la lettura attenta dei fenomeni criminali e il loro intreccio con la politica, la passione professionale. Questi sono i tratti distintivi di un’esperienza che da anni si rinnova dando vita a un modello di giornalismo che può sembrare datato ma esprime un carattere originale. La sua forza risiede soprattutto nella cura artigianale dei testi e delle analisi, nello spazio riservato al contributo di collaboratori e di esperti. E questo rappresenta già una sfida alle evoluzioni o involuzioni del sistema dell’informazione attraversato da una crisi senza precedenti".

Ed è “La mafia che verrà” il titolo dell’ultimo numero in ordine di tempo della rivista, al cui interno, come al solito, sono presenti preziosi contributi sui temi che hanno sempre contraddistinto la sua linea, espressione dello stesso centro: la legalità, i diritti, la lotta per un nuovo modello di sviluppo economico e sociale che cancelli mafie, la lotta contro la povertà e le ingiustizie sociali, le libertà e la pace. "Sono i temi su cui si fonda il nostro quotidiano lavoro" afferma Loredana Introini, presidente del Centro Studi Pio La Torre, "che ci chiama al dovere non perché dobbiamo, ma per il sentirci addosso una responsabilità che ci chiede di difendere e rinnovare ogni giorno l’impegno per difendere e affermare l’impegno di chi, come Pio La Torre e Rosario di Salvo, hanno pagato con il sacrificio della vita la difesa dei diritti e delle libertà sanciti dalla nostra Costituzione. “A Sud’Europa” è una di quelle nostre voci cresciuta e diventata grande grazie all’immenso lavoro e al cuore di Angelo Meli e non potrà mai essere dimenticato. Professionalità e passione, come quella che ha saputo infondere nei giovani, ai quali il nostro Centro si è sempre rivolto. Ne è testimonianza il progetto “Cooperazione e integrazione” finanziato dall’Agenzia Italiana per la Gioventù, promosso nell’ambito del programma “Erasmus Plus”, che ha coinvolto tantissimi giovani di diversi paesi europei con i quali abbiamo riflettuto su che cos’è l’Europa oggi. Un’occasione di arricchimento per tutti".