Paga (Bms): "Deucravacitinib possibilità in più per pazienti con psoriasi"

Roma, 19 set. (Adnkronos Salute ) - "Dalla psoriasi non si guarisce poiché è una malattia cronica, dunque parliamo di pazienti che hanno una storia di malattia molto lunga. Tuttavia, il via libera dall'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) alla rimborsabilità di una nuov...

Roma, 19 set.

(Adnkronos Salute ) – "Dalla psoriasi non si guarisce poiché è una malattia cronica, dunque parliamo di pazienti che hanno una storia di malattia molto lunga. Tuttavia, il via libera dall'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) alla rimborsabilità di una nuova terapia orale (deucravacitinib) per la psoriasi in forma moderata o severa è un risultato molto importante. Questa terapia consente di curare e cercare di gestire i sintomi per più tempo possibile e avere nuove opportunità quando le terapie precedenti falliscono di mantenere la risposta".

Così all'Adnkronos Salute Cosimo Paga, Executive Country Medical Director, Bristol Myers Squibb, alla presentazione della novità terapeutica – oggi a Roma – in una conferenza stampa promossa da Bristol Myers Squibb.

Paga ha poi ricordato l'impegno di Bms, "che nasce per la psoriasi circa 10 anni fa con il deucravacitinib che abbiamo studiato molto in dettaglio e di cui oggi siamo lieti di poter annunciare la rimborsabilità per il trattamento di pazienti adulti affetti da psoriasi moderata e severa e che sono candidabili alla terapia sistemica.

Nel campo dell'immunologia, e lo dico con orgoglio, come Bms siamo stati pionieri in questo campo e di aver studiato molto a fondo il sistema immunitario, tant'è vero che siamo riusciti a sviluppare molecole sia per il trattamento di malattie autoimmuni per le quali è importante modulare e cercare di ridurre la risposta immunitaria, sia nel trattamento di patologie oncologiche ed ematologiche dove invece è importante stimolare l'attività del sistema immunitario".

Rispetto alle altre terapie per il trattamento della psoriasi da moderata a grave, "deucravacitinib agisce su una proteina sulla quale nessuna delle altre, seppur numerose, terapie a disposizione dei pazienti agiva – sottolinea Paga – E parliamo in particolare della proteina Tyk2, che ha un importante ruolo nella regolazione del sistema immunitario.

I dati confortano il fatto che è una molecola molto attiva, tant'è vero che abbiamo già dati a 4 anni che dimostrano sia la durata della risposta importante, sia il profilo di safety che ha dimostrato essere una molecola molto ben tollerata".