Nella serata del primo giugno, l’uomo 33enne, cittadino albanese e residente a Macerata, si è tuffato in mare dal pontile di Ostia, dove l’acqua è più bassa, finito sugli scogli è riemerso in stato di incoscienza: si trova in coma farmacologico a lottare tra la vita e la morte.
La dinamica dell’incidente
Il giovane turista era in compagnia della fidanzata e di una amica, dopo il tuffo sono apparse subito gravissime le sue condizioni di salute: le ragazze che erano con lui inizialmente hanno pensato ad uno scherzo, poi è scattato l’allarme, soccorso in mare è stato portato in ospedale in codice rosso.
Non si esclude che il giovane avesse bevuto troppo e che quindi si sia lanciato in una bravata, oppure che abbia fatto un volo di otto metri semplicemente perché ha perso l’equilibrio, al momento ogni pista è al vaglio delle forze dell’ordine.
Il ricovero in ospedale e le condizioni di salute
Attualmente il ragazzo è in prognosi riservata, ricoverato al San Camillo di Roma dove resta in coma farmacologico indotto, con fratture alle costole, alle vertebre e una polmonite per aver inalato acqua di mare.
I sanitari, quando sono arrivati, lo hanno trovato agonizzante e privo di sensi: ad allertare la polizia del commissariato di Ostia, che indaga sull’incidente per stabilire le motivazioni di quanto accaduto, sono stati i medici del San Camillo di Roma dove l’uomo è giunto, trasferito dall’ospedale Grassi di Ostia.