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Ostia, incendio divampato in due stabilimenti del Lido: scattano le indagini

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A Ostia, un incendio ha distrutto alcune cabine di due dei lidi più famosi della zona: la Polizia di Stato sta indagando su una pista.

In poche ore, due incendi sono scoppiati in alcuni dei lidi più conosciuti di Ostia. Nel pomeriggio, le fiamme hanno avvolto lo stabilimento Le Dune, mentre il secondo rogo è divampato al Lido Belsito, in piazza Sirio. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i vigili del fuoco e la polizia.

Ostia, incendio in due stabilimenti del Lido: avviate le indagini

Sei cabine distrutte e due danneggiate allo stabilimento Le Dune, uno dei più noti di Ostia. Nel pomeriggio, le fiamme hanno devastato la struttura, ma il rapido intervento dei vigili del fuoco e l’assenza di vento hanno evitato danni maggiori. Poche ore dopo, intorno alle 20, un altro incendio ha colpito il Lido Belsito in piazza Sirio, causando la distruzione di una sola cabina.

Le Dune Beach Resort, di proprietà di Renato Papagni, ex presidente di Federbalneari, è uno degli stabilimenti più frequentati di Ostia e uno dei pochi con una concessione valida fino al 2027. Le altre concessioni, invece, sono bloccate a causa di una sospensiva del Tar in seguito a un ricorso dei balneari, mentre il Campidoglio ha fatto ricorso al Consiglio di Stato.

Dopo l’incendio che ha danneggiato le cabine di Le Dune, un altro rogo ha colpito lo storico stabilimento Belsito, di Edoardo Moscara, leader di Sib Confcommercio. Da anni, i titolari di entrambi gli stabilimenti sono attivi con i sindacati dei balneari, combattendo contro la direttiva Bolkenstein e la “liberalizzazione” delle licenze tramite gare pubbliche.

Ostia, incendio in due stabilimenti del Lido: si segue la pista del dolo

Chi indaga sull’accaduto, la polizia, non esclude l’ipotesi del dolo, considerando la possibilità che dietro gli incendi possa esserci la mano di un criminale. Le modalità con cui sono divampati i roghi e la vicinanza temporale tra i due eventi fanno ritenere, al momento, che non si tratti di semplici incidenti, ma di episodi potenzialmente legati a un atto intenzionale.

Le indagini sono ancora in corso per fare chiarezza sulle cause e sull’eventuale responsabilità di terzi.