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Oriana Sabatini ha confessato, in una puntata del suo podcast “A dónde vamos cuando soñamos”, la sua propensione per la tanatoprassi, ovvero la tecnica di cura e conservazione dei cadaveri.
Il racconto dell’esperienza anomala alle pompe funebri assieme al marito Paulo Dybala.
Oriana Sabatini e la tanatoprassi
La passione per la tanatoprassi è iniziata sin da piccola. Oriana rivela che la morte ha sempre attirato le sue attenzioni poi, vedendo sui social l’esistenza di una carriera, la sua passione si è consolidata sempre più.
“Daniel, il titolare dell’impresa di pompe funebri, mi chiama e mi dice ‘Ori, ora tra mezz’ora arriva un cadavere. Sei pronto a venire?‘ e io ovviamente gli ho detto di sì. Erano le 10 di sera, avevo già cenato, non avevo altro da fare. C’era una partita del Brasile e non so chi, Paulo stava per guardarla con mio padre e io sarei rimasto lì. Ho detto, farò qualcosa di utile, andrò all’impresa di pompe funebri“.
Dopo questo breve racconto, Oriana Sabatini, ha svelato un aneddoto inedito sul calciatore della Roma.
Il racconto inedito su Dybala
La storia è diventata ancor più curiosa nel momento in cui il marito si è offerto di accompagnarla:
“Paulo mi ha accompagnata e mi ha detto ‘non preoccuparti, rimarrò lì all’impresa di pompe funebri a passeggiare, guardo la partita nel mentre’“.
Cos’è la tanatoprassi
La tanatoprassi è l’insieme delle cure inerenti al trattamento estetico del corpo dopo la morte.
Questa tecnica prevede l’iniezione di un fluido conservante nel sistema arterioso della salma, così da ritardare il processo di decomposizione. Si tratta di una pratica importante anche in ambito di medicina legale: le procedure di conservazione rallentano le decomposizione permettendo di eseguire eventuali indagini con maggior cura e in un tempo maggiormente dilatato.
In Italia chi esercita la pratica è rappresentato dall’A.I.T. (Associazione Italiana di Tanatoprassi) e dall’I.N.I.T. (Istituto Nazionale Italiano di Tanatoprassi).