Le proteste contro Israele dilagano nelle università di tutto il mondo.
Dopo le manifestazioni negli Stati Uniti, anche in Francia gli studenti hanno preso posizione chiedendo la fine della guerra a Gaza e la cessazione della repressione delle voci pro-palestinesi nei campus.
Ondata di proteste filo palestinesi nelle università
A Parigi, alcune decine di studenti hanno occupato un edificio del complesso di SciencesPo, mentre la polizia ha sgomberato un altro palazzo occupato nel settimo arrondissement.
Negli Stati Uniti, l’Università della California del Sud (Usc) di Los Angeles ha annullato la cerimonia di laurea del 10 maggio per motivi di sicurezza, dopo le proteste diffuse in diversi campus contro il conflitto Israele-Gaza.
La polizia ha arrestato 93 persone nel campus per violazione di domicilio e ha smantellato un accampamento. L’Usc ha anche revocato il permesso alla studentessa musulmana Asna Tabassum di tenere un discorso di commiato a causa di minacce alla sicurezza non specificate.
Aumentano le contestazioni filo palestinesi nelle università
Anche in altre università statunitensi, come la Emory University di Atlanta e la Columbia University di New York, si sono verificati arresti di manifestanti che si rifiutavano di lasciare i campus.
Le proteste si estendono anche in Australia, dove gli studenti dell’Università di Sydney hanno montato tende e chiesto il disinvestimento dalle società legate a Israele. Hanno criticato il primo ministro Anthony Albanese per la sua politica nei confronti di Israele e Gaza, esortando il governo a condannare fermamente la violenza.