Proseguono le indagini sul delitto di Sharon Verzeni, su diversi fronti: dalle ricerche sullo smartphone fino agli accertamenti sui Dna nella zona dell’omicidio.
L’omicidio Sharon Verzeni
Seguendo il cosiddetto “metodo Yara”, gli esperti stanno profilando i Dna di decine di abitanti di Terno d’Isola, dove fra il 30 e il 31 luglio è stata uccisa Sharon Verzeni.
La 33enne è stata accoltellata in strada e gli investigatori stanno confrontando le tracce biologiche dei residenti della cittadina bergamasca di Terno d’Isola, specialmente coloro che abitano in via Castagnate, dove è stata uccisa la ragazza.
Intanto il Ris di Parma sta analizzando i suoi abiti e le tracce trovate sul corpo. È stata proprio lei a chiamare il 112 denunciando l’aggressione ma nessuno sembra aver visto nulla e quindi è caccia all’uomo.
Prelievi del Dna e indagini sul cellulare
Si cercano eventuali chat nel cellulare di Sharon, che possano far luce sul delitto. Intanto si prosegue con il confronto dei Dna.
Sono decine le persone convocate dai carabinieri per il prelievo di sangue: da chi abita nella via fino a chi si trovava in zona quella sera, in base ai dati delle celle telefoniche.
Sharon aveva l’abitudine della passeggiata serale, seguendo il consiglio del suo dietologo. Questo dettaglio è stato fornito dal compagno Sergio, che però quella sera – diversamente da altre – non era con lei ma stava dormendo.
I carabinieri seguono varie piste e stanno cercando di sciogliere un grande nodo: le telecamere mostrano chiaramente la vittima ma non l’aggressore. Di chi si tratta e perché ha ucciso Sharon?