Milano, 18 gen. (Adnkronos) – La voce di Giulia Tramontano, uccisa con 37 coltellate dal compagno Alessandro Impagnatiello entra nel processo che vede il 31enne alla sbarra per omicidio aggravato. La prova, chiesta dalla pm Alessia Menegazzo, è stata ammessa dalla corte d'assise di Milano dove oggi si è tenuta la prima udienza del processo di primo grado.
Si tratta dell'audio che la 29enne, incinta di Thiago, invia a un'amica dopo aver incontrato, il pomeriggio del 27 maggio scorso, l'amante di Impagnatiello e poco prima di entrare nell'appartamento di Senago dove viene uccisa la stessa sera. "Adesso mi rifaccio una vita con il mio bambino Thiago" il senso delle parole pronunciate da Giulia, che – poche ore prima di essere uccisa – medita sull'ipotesi di lasciare il compagno.
L'audio, insieme a una trentina di testimonianze, non è l'unica prova ammessa in dibattimento. Nel processo entra anche la telefonata in cui Impagnatiello chiede al fratello di non rivelare l'esistenza del box, dove la vittima è stata inizialmente nascosta, con la scusa di aver celato della sostanza stupefacente. Altra prova presentata dall'accusa è il video relativo alla festa 'baby shower' per festeggiare la futura nascita del piccolo in cui Impagnatiello è tra i protagonisti e dove viene inquadrato il tappeto che poi verrà spostato dall'imputato per impedire che si macchi del sangue di Giulia accoltellata al collo, alla schiena e al viso.