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Omicidio Senago: sorella Giulia, 'ergastolo per l'inumano Impagnatiello'

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Milano, 9 gen. (Adnkronos) - "Ci siamo. Vogliamo sapere di vivere in un paese giusto. Nulla ci restituirà Giulia, ma la giustizia può alleviare il senso perenne di frustrazione e sconfitta che proviamo dinnanzi alla lapide di mia sorella". Chiara Tramontano, sorella di Giulia...

Milano, 9 gen. (Adnkronos) – "Ci siamo. Vogliamo sapere di vivere in un paese giusto. Nulla ci restituirà Giulia, ma la giustizia può alleviare il senso perenne di frustrazione e sconfitta che proviamo dinnanzi alla lapide di mia sorella". Chiara Tramontano, sorella di Giulia uccisa a coltellate dal compagno, Alessandro Impagnatiello, da cui aspettavo un figlio, rompe il silenzio a pochi giorni dalla prima udienza del processo in cui l'ex barman rischia l'ergastolo.

Il prossimo 18 gennaio davanti ai giudici della corte d'Assise di Milano si aprirà il dibattimento per l'omicidio avvenuto lo scorso 27 maggio a Senago, comune alle porte di Milano.

"Giustizia per il nipote che non culleremo mai, per la nostra vita distrutta, per i silenzi che accompagneranno ogni Natale, ogni compleanno di Giulia, ogni giorno di festa in cui non saremo più in 5 a tavola. Giustizia per Giulia, che ha perso la vita, la famiglia e non per ultimo, suo figlio Thiago" si legge sui social. "Giustizia per Chiara, che ha perso sua sorella maggiore, guida, spalla e riparo da tempesta. Giustizia per Mario, che a soli 21 anni ha portato sulle spalle la bara di sua sorella e suo nipote ed in silenzio urla strazio e dolore. Giustizia per Loredana e Franco, la cui vita si è fermata quel giorno e che vivono nel solo ricordo della figlia Giulia, che hanno cullato dal primo giorno e cresciuto per 29 anni con amore e dedizione. Oggi sono ergastolani del dolore di fronte alla foto della figlia impressa su un pezzo di marmo".

Oltre al lungo post su Facebook, Chiara Tramontano ha condiviso su Ig un'immagine della sorella e la richiesta di "ergastolo" per "l'essere inumano che ci ha privato di una sorella, una figlia, un'amica, un nipote ed una grande donna. Le famiglie che vivono l'ergastolo del dolore hanno diritto a giustizia e pena esemplare". Impagnatiello che ha ucciso Giulia con 37 coltellate, dopo averle più volte somministrato veleno per topi, è accusato di omicidio volontario con quattro aggravanti: premeditazione, crudeltà, vincolo della convivenza e futili motivi.