Il processo per l’omicidio di Pierpaolo Panzieri, un giovane di 27 anni originario di Pesaro, è continuato oggi. Pierpaolo è stato brutalmente assassinato nella sua abitazione con 23 coltellate da Michael Alessandrini, la notte del 20 febbraio 2022. Presso la Corte di Assise di Pesaro sono state udite diverse testimonianze, inclusa quella del capo della squadra mobile, Paolo Badioli, e del medico legale Angelo Montana. L’udienza ha esaminato elementi cruciali per stabilire se l’omicidio fosse premeditato e crudele, presentando diverse evidenze e dichiarazioni da parte dei testimoni.
Si è parlato di un messaggio inviato da Alessandrini a un amico prima del delitto, in cui lo esortava a non unirsi a loro per la cena. Inoltre, è stata menzionata una lattina di Red Bull nascosta da Alessandrini dietro la lavatrice nel bagno di Pierpaolo, con l’invito a cercarla poiché sarebbe stata “una sorpresa”; è in quel momento che l’attacco sarebbe iniziato.
La difesa e le evidenze
La difesa ha messo in evidenza un documento che mostrava l’orario dei treni utilizzato da Alessandrini per un possibile viaggio all’estero, con una data posteriore all’omicidio annotata nell’angolo in basso a sinistra. Le ricostruzioni di Montana hanno evidenziato che l’aggressione a Pierpaolo può essere suddivisa in due fasi: la prima mentre era in piedi, subendo 8 colpi, e la seconda, quando era già a terra, dove ha ricevuto altri 15 colpi. La causa principale della morte è stata identificata come shock emorragico e insufficienza respiratoria, con la ferita più grave inflitta da un’arma bianca che ha colpito la carotide.
La durata dell’agonia e del decesso è stata valutata tra i 4 e i 10 minuti. Sono state trovate tracce di morsi sul naso e sulle mani di Pierpaolo, insieme a lesioni da taglio sulle sue mani, che indicano una reazione difensiva. L’udienza continuerà mercoledì 16 ottobre, quando verrà sentita la famiglia di Panzieri.