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Omicidio Giulia Tramontano, i familiari vogliono l'ergastolo per Impagnatiello

Giulia Tramontano

"Le famiglie che vivono l'ergastolo del dolore hanno diritto a giustizia e pena esemplare" scrivono i parenti di Giulia Tramontano

La famiglia di Giulia Tramontano, la 29enne uccisa dal fidanzato a Senago mentre era al settimo mese di gravidanza, chiede l’ergastolo per Alessandro Impagnatiello a una settimana dall’inizio del processo.

Il messaggio dei parenti di Giulia

Circola sui Social un messaggio scritto dai parenti di Giulia Tramontano: “A una settimana dall’inizio del processo per l’omicidio di Giulia e Thiago chiediamo giustizia. Ergastolo per l’essere inumano che ci ha privato di una sorella, una figlia, un’amica, una nipote e una grande donna. Le famiglie che vivono l’ergastolo del dolore hanno diritto a giustizia e pena esemplare.”

Il 18 gennaio infatti davanti alla Corte d’Assise di Milano inizierà il processo per omicidio volontario pluriaggravato.

Il messaggio della sorella

Chiara Tramontano scrive su Facebook un lungo messaggio, accompagnato dalla foto della sorella Giulia: “Ci siamo. Vogliamo sapere di vivere in un paese giusto. Nulla ci restituirà Giulia, ma la giustizia può alleviare il senso perenne di frustrazione e sconfitta che proviamo dinnanzi alla lapide di mia sorella. GIUSTIZIA per il nipote che non culleremo mai, per la nostra vita distrutta, per i silenzi che accompagneranno ogni Natale, ogni compleanno di Giulia, ogni giorno di festa in cui non saremo più in 5 a tavola. GIUSTIZIA per Giulia, che ha perso la vita, la famiglia e non per ultimo, suo figlio Thiago. GIUSTIZIA per Chiara, che ha perso sua sorella maggiore, guida, spalla e riparo da tempesta. GIUSTIZIA per Mario, che a soli 21 anni ha portato sulle spalle la bara di sua sorella e suo nipote e in silenzio urla strazio e dolore. GIUSTIZIA per Loredana e Franco, la cui vita si è fermata quel giorno e che vivono nel solo ricordo della figlia Giulia, che hanno cullato dal primo giorno e cresciuto per 29 anni con amore e dedizione. Oggi sono ergastolani del dolore di fronte alla foto della figlia impressa su un pezzo di marmo. Se vuoi, ricondividi per gridare GIUSTIZIA per mia sorella e mio nipote, barbaramente uccisi il 27 Maggio 2023.”