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Filippo Turetta, reo confesso per l’omicidio di Giulia Cecchettin, rimane rinchiuso a Montorio Veronese.
Le condizioni di Filippo Turetta in carcere
Sono passati quasi due mesi dalla sua cattura in Germania. Chi ha avuto modo di incontrarlo lo racconta come “assente e disorientato“. “Come tutti gli altri anche questo detenuto resterà in infermeria finché ciò sarà ritenuto necessario dall’équipe multidisciplinare a cui compete la valutazione” ha dichiarato la direttrice del penitenziario, Francesca Gioeni, come riporta il Gazzettino.
La mancanza dei genitori
Il giovane di Torreglia divide la cella con un uomo di 60 anni, che sembrerebbe averlo preso sotto la sua ala. La famiglia, tuttavia, non è andato a trovarlo spesso. Sebbene Filippo possa vedere i genitori almeno una volta a settimana, l’ultimo incontro risale al 3 dicembre scorso. Per i funzionari del carcere non è ancora pronto a lasciare l’infermeria, in quanto trascorre le sue giornate in silenzio, con lo sguardo perso nel vuoto.
Nuove prove a suo carico
Le analisi dei carabinieri del Ris di Parma hanno fatto emergere nuove informazioni in merito all’omicidio della 22enne di Vigonovo. Gli accertamenti sull’auto di Turetta, la Fiat Grande Punto nera, sulla quale si trovava insieme alla ragazza hanno evidenziato importanti macchie di sangue concentrate soprattutto sul sedile posteriore e sull’abitacolo. Non è ancora chiaro se il ragazzo abbia accoltellato Giulia all’interno della vettura oppure l’abbia caricata dopo averla pugnalata a morte. Nella macchina è stato trovato anche uno dei due coltelli usati per l’aggressione. Oltre alla lama da 12 cm, gli investigatori hanno rivenuto dei sacchetti di nylon, una scarpa e un telefonino che appartiene presumibilmente al 22enne.