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Omicidio Giada Zanola, trovati in casa sonniferi prescritti al compagno: non si esclude l'ipotesi di premeditazione

Gli elementi chimici rinvenuti sono gli stessi di quelli riscontrati nell'autopsia della donna, si tratterebbe di benzodiazepine

Gli elementi chimici rinvenuti sono gli stessi di quelli riscontrati nell'autopsia della donna, si tratterebbe di benzodiazepine

Continuano le indagini sull’omicidio di Giada Zanola, la 34enne precipitata dal cavalcavia sull’autostrada A4 vicino Padova. Gli investigatori della Mobile hanno trovato numerose boccette di sonnifero nella casa dove la donna abitava con Andrea Favero, l’uomo accusato di averla uccisa.

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Omicidio Giana Zanola, trovati nell’abitazione sonniferi prescritti al compagno: non si esclude premeditazione

Gli investigatori della Squadra Mobile di Padova hanno ritrovato, nell’abitazione della coppia, confezioni di sonnifero. Gli elementi chimici rintracciati nella casa sono uguali a quelli riscontrati nell’autopsia della 34enne: si tratterebbe di benzodiazepine. Il sonnifero veniva prescritto, attraverso ricetta medica, proprio ad Andrea Favero e i prossimi esami dovranno essere eseguiti proprio sull’uomo: nel caso in cui dovessero risultare negativi, si farebbe largo l‘ipotesi di premeditazione.

Cosa sono le benzodiazepine

Le benzodiazepine sono degli psicofarmaci in grado di interferire sulla persona con finalità ansiolitiche, ipnotiche e impediscono a chi le assume di intendere. Questo lascia pensare che Giada Zanola fosse ancora viva quando è stata lanciata dal cavalcavia. La stessa donna aveva raccontato ad alcuni amici di sentirsi spesso stanca e spossata: queste dichiarazioni delle persone vicine a Giada potrebbero essere importanti per il processo.

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