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Omicidio di Fano: la confessione del figlio della coppia uccisa

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"Sì, ho ucciso i miei genitori, avevo altri debiti ma loro non volevano darmi più soldi" confessa Luca Ricci

Dopo molte ore di interrogatorio Luca Ricci, figlio cinquantenne della coppia uccisa a Fano, ha confessato l’omicidio, fornendo un movente.

La ricostruzione dell’omicidio

La ricostruzione fatta da Luca Ricci comincia nella notte tra domenica e lunedì, quando la madre di 70 anni lo chiama perché non si sente bene. L’uomo, che abita al piano di sopra, scende dunque per misurarle la pressione. Ma tra i due scoppia un litigio. Ricci avrebbe chiesto dei soldi alla madre, che si sarebbe rifiutata. Lui allora l’avrebbe strangolata con un cordino o un filo da elettricista.

Stessa sorte toccata anche al padre (75 anni), ammazzato a martellate mentre si trovava in camera da letto. L’uomo avrebbe tentato, inutilmente di difendersi.

Luca Ricci sarebbe poi ritornato a casa sua, dove si trovava il figlio 18enne che dormiva e non si sarebbe accorto di nulla.

La confessione di Luca Ricci

Il giorno seguente, Luca Ricci accompagna il figlio a scuola, poi lancia l’allarme: i suoi genitori sono chiusi in casa e non rispondono. I pompieri arrivano e scoprono i due corpi. Da lì, cominciano le indagini che si concludono con la confessione del 50enne: “Sì, ho ucciso i miei genitori, avevo altri debiti ma loro non volevano darmi più soldi”.

L’uomo, in carcere a Pesaro, dovrà rispondere di duplice omicidio aggravato dalla crudeltà e dal rapporto di parentela.