Sono passati ormai 25 anni dall’omicidio del sindacalista siciliano Domenico “Mico” Geraci, ucciso con una raffica di colpi sparati da un fucile a pompa, l’8 ottobre del 1998 a Caccamo. L’uomo fu ucciso a sangue freddo davanti agli occhi sbarrati della moglie e del figlio. Dopo tantissimi anni, i nomi dei mandanti di quella terribile tragedia sono venuti a galla.
Omicidio Domenico Geraci: scoperti i mandanti
Si chiamano Trabia Pietro e Salvatore Rinella e sono due boss della malavita già in carcere: sarebbero stati loro i mandanti dell’omicidio di Domenico Geraci avvenuto nell’ottobre del 1998 nelle vicinanze di Palermo. Per loro, i carabinieri hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare, su delega della Dda del capoluogo siciliano guidata dal procuratore Maurizio de Lucia.
Omicidio Domenico Geraci: la storia del caso
Sin dal principio, le autorità avevano puntato sulla pista mafiosa, ma il caso non era mai stato risolto. I nomi dei mandanti non erano venuti a galla e nemmeno quelli deglie esecutori materiali. Nel 2001 il caso fu archiviato per la prima volta, ma dopo i racconti del pentito Nino Giuffrè fu riaperto. Nessuno sbocco ancora per diversi anni e nel 2006 si arrivò ad una seconda archiviazione. A distanza di altri 18 anni, le cose sono finalmente cambiate: “Ci siamo battuti assieme alla famiglia e non abbiamo mai smesso di credere nella giustizia. Per i 25 anni, abbiamo piantato un alberello nei giardini reali dell’Ars proprio in sua memoria. Oggi è un bel giorno. Oggi l’alberello finito pure nel video ufficiale dei carabinieri comincia a mettere le prime foglie” – ha dichiarato il vicepresidente vicario della commissione Antimafia siciliana, Ismaele La Vardera.