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La prima Corte d’Appello di Roma ha assolto il maresciallo dei carabinieri con la formula “il fatto non costituisce reato”.
La decisione dei giudici
I giudici d’Appello con la sentenza pronunciata oggi pomeriggio hanno accolto la richiesta del pg di assoluzione. Il 24 febbraio dello scorso anno il giudice monocratico in primo grado lo aveva, invece, condannato a due mesi per l’accusa di misura di rigore non consentita dalla legge.
Le parole dell’avvocato Roberto De Vita dopo l’assoluzione di Manganaro
«Questa sentenza deve essere letta e quando ci saranno le motivazioni dovrà essere approfondita dall’ex presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e dall’ex comandante dei carabinieri, il generale Giovanni Nistri che per primi ebbero a condannare, senza nemmeno approfondire e attendere gli esiti processuali, l’operato di un militare che in 25 anni di servizio ha onorato l’Arma. Questa sentenza ristabilisce quella fiducia verso la giustizia che le conclusioni del pm in primo grado e con la sentenza del giudice monocratico si era smarrita».
Omicidio Cerciello Rega e la condanna per Manganaro
Il maresciallo Manganaro era accusato di misura di rigore non consentita dalla legge per aver bendato Hjorth nella caserma di via in Selci a Roma dopo il fermo per l’omicidio del vice brigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega, ucciso con undici coltellate nella notte tra il 25 e il 26 luglio 2019 nel centro della Capitale.