Il corpo del 25enne di Marcon è stato ritrovato nel greto del fiume Piave il 4 luglio scorso: per Alex Marangon non c’era già più nulla da fare.
Sul suo corpo era stata disposta l’autopsia. L’esame ha chiarito un dubbio importante: nei suoi polmoni non c’era traccia d’acqua, dunque il ragazzo era stato ucciso prima di essere gettato nel fiume.
Caso Alex Marangon: le indagini sull’omicidio
Ma chi è stato ad uccidere Alex Marangon e perché lo ha fatto? A queste domande non c’è ancora una risposta, anche se un’ipotesi più delle altre sta convincendo, almeno in queste ore, gli inquirenti che stanno lavorando al caso.
Il 25enne potrebbe aver dato in escandescenze dopo aver assunto sostanze psicotrope e per questo motivo qualcuno avrebbe potuto provare a contenerlo con la forza. Una forte botta con un bastone, forse, avrebbe causato la lesione sul cranio e la rottura delle costole.
Caso Alex Marangon: perché è stato ucciso
Nel frattempo, anche i genitori di Alex sono stati interpellati sulla vicenda. I due hanno avanzato l’ipotesi che qualcuno volesse chiudere la bocca del ragazzo perché non accettava alcune situazioni.
Per la giornata di sabato, sono previsti i funerali di Alex.